Pillole di scienza

Malattie correlate all’invecchiamento
Questo studio di coorte ha individuato l’acido ippurico come l’unico metabolita i cui livelli distinguono le persone in salute da quelle fragili.
I ricercatori del dipartimento di Epidemiologia dell’Università di Harvard (Boston, Stati Uniti) e di Rotterdam (Paesi Bassi) hanno sviluppato due algoritmi col fine di predire mediante l’età biologica le patologie correlate all’invecchiamento (tra cui la demenza).
In questa review della letteratura scientifica, vengono esaminati gli aspetti fisiopatologici dell’ipertensione in relazione al declino cognitivo, i possibili biomarcatori che consentono una diagnosi rapida e le strade percorribili per una gestione clinica ottimale.
Sintesi delle evidenze che hanno portato alla recente approvazione da parte della FDA di Aducanumab per la cura della malattia di Alzheimer
La fragilità del cavo orale è una condizione di impoverimento della funzione del cavo orale, spesso associata a decadimento fisico e mentale. Questo studio mette in luce l’esistenza di una chiara relazione tra salute del cavo orale e longevità, nonché indicatori che potrebbero essere migliorati attraverso la cura della nostra bocca.
I risultati dello studio forniscono per la prima volta una stima accurata della prevalenza delle multimorbidità in una popolazione anziana affetta o a rischio di malattia renale cronica (MRC) indipendentemente dalla gravità. L’ipertensione e l’obesità rappresentano la combinazione più frequente nella MRC.
Il nuovo paradigma della salute multidimensionale del sonno ha suscitato l’interesse della comunità scientifica in diversi ambiti, uno tra questi è relativo al possibile effetto sull’invecchiamento. Questo studio ha messo in relazione la salute del sonno e le capacità fisiche negli anziani.
L’ageismo pare impattare negativamente su di un’ampia gamma di aspetti afferenti alla sfera della salute. Può condurre inoltre a una peggiore qualità di vita, minore possibilità di instaurare delle relazioni, rischio aumentato di assumere stili di vita pericolosi.
Secondo i risultati di uno studio osservazionale su più di 100.000 individui, l’attività fisica svolta nel tempo libero e quella svolta sul lavoro avrebbero associazioni opposte e indipendenti con la salute cardiovascolare e la longevità.
Lo studio ha dimostrato una associazione tra fibrosi epatica e multipli fattori di rischio cardiovascolare, indipendente dalla presenza di grasso epatico.

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