Pillole di scienza

Il peso dell’età e delle disabilità

Uno studio su anziani ricoverati in case di cura mostra che la malnutrizione, misurata tramite MNA-SF e circonferenza del polpaccio, aumenta il rischio di ospedalizzazione e mortalità. Identificare precocemente la malnutrizione può migliorare gli esiti di salute.

Uno studio della UK Biobank associa la visione prolungata della TV a un rischio maggiore di demenza, mostrando come la visione prolungata della TV influisca negativamente su memoria e linguaggio, con impatti sulle aree fronto-polari del cervello.

Lo studio osserva l’associazione tra isolamento sociale e rischio di ricovero ospedaliero in anziani negli USA, suggerendo interventi per ridurre l’isolamento e migliorare la salute.

Una meta-analisi su adulti mostra che isolamento sociale e solitudine aumentano il rischio di mortalità, soprattutto per malattie cardiovascolari. Le differenze di genere influenzano l’effetto

Questo studio osservazionale esamina se esiste una relazione tra l’etnia, il genere, la religione, lo status economico, il livello di educazione e le preferenze di trattamento alla fine della vita in adulti anziani affetti da cancro che ricevono cure palliative ambulatoriali.

Gli anziani traggono vantaggio dagli interventi di alfabetizzazione digitale sanitaria, migliorando conoscenza e autoefficacia. Limiti e spunti per futuri programmi

Lo studio sulla correlazione tra invecchiamento e malattie croniche rivela che uno stile di vita sano, con dieta regolare e attenzione al ritmo circadiano, può rallentare l’inflammaging e migliorare la qualità della vita durante l’invecchiamento

La revisione evidenzia programmi di supporto efficaci per infermieri anziani, promuovendo salute fisica e mentale. Prospettive future: focus sulla salute psicologica ed emotiva e riconoscimento del valore unico degli infermieri anziani

L’ageismo (dal termine inglese “ageism”) è un fenomeno secondo il quale si sviluppano pregiudizi, stereotipi, discriminazioni basati sull’età nei confronti delle persone , non solo da parte della gente comune, ma anche dei  professionisti  della salute. Sembra avere un impatto negativo sulla salute e sul benessere mentale di  chi lo subisce

Lo studio su 127.108 anziani australiani associa stili di vita (fumo, attività fisica, sonno, dieta) all’ingresso nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Il fumo mostra l’associazione più forte. Individui più giovani con comportamenti a rischio hanno maggiori probabilità di istituzionalizzazione.