Intervista
Il depresso anziano, l’anziano depresso
La depressione registra un picco di incidenza nella popolazione anziana. Nel rapporto tra depressione ed età senile, oltre ai fattori di rischio noti come lutti, perdita di autonomia, fragilità, solitudine e isolamento, quale ruolo giocano gli aspetti biologici? Ne abbiamo parlato con Patrizia Zeppegno, Professore Associato di Psichiatria, Università del Piemonte Orientale
La complessità del paziente anziano in ospedale
Quando un anziano viene ricoverato in ospedale, gli operatori sanitari devono fare i conti con le caratteristiche di questa fase della vita: multimorbidità, polifarmacia, fragilità e complessità. Intervista al professor Mario Pirisi, professore ordinario di Medicina Interna presso l’Università del Piemonte Orientale (UPO) e direttore della SCDU Medicina Interna 1, AOU Maggiore della Carità di Novara.
Aging e attachment: relazioni precoci di caregiving e Invecchiamento
La teoria dell’attaccamento può essere un modello utile anche per indagare i rapporti interpersonali dell’anziano? Ne abbiamo parlato con Cristina Meini, professore associato di Filosofia della mente presso l’Università del Piemonte Orientale, ed Emiliano Loria, collaboratore presso il Dipartimento di Neuroscienze Umane presso l’Università La Sapienza di Roma
Dalla longevità all’invecchiamento sano: le sfide della prevenzione
Qual è il ruolo della prevenzione nell’AGING Project? Ne abbiamo parlato con il professor Fabrizio Faggiano, epidemiologo, docente di igiene dell’Università del Piemonte Orientale e coordinatore dell’AGING Project
Anche i polmoni invecchiano
Intervista a Mario Malerba, Professore Associato di Malattie dell’Apparato Respiratorio Dipartimento di Medicina Traslazionale – Università del Piemonte Orientale e Direttore Struttura Complessa di Pneumologia Asl di Vercelli, Ospedale S. Andrea
Coltivare la salute, per il nostro futuro e per le nuove generazioni
In Italia viviamo sempre più a lungo: è un dato che ci pone al di sopra della media europea. Buone notizie, dunque? Sì, se iniziamo a coltivare la salute fin da giovani