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Sedentarietà e inattività fisica sono davvero sinonimi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità monitora regolarmente i trend di inattività fisica e, secondo recenti dati, quasi un terzo (31%) della popolazione adulta mondiale – 1,8 miliardi di adulti – è fisicamente inattivo quindi non raggiunge almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata a settimana. Se questo trend continuerà, si prevede che la percentuale di adulti che non soddisfano i livelli raccomandati di attività fisica salirà al 35% entro il 2030.
Cibi iperproteici: sono realmente utili o è solo marketing?
Sul nostro sito, abbiamo già parlato dell’importanza di una alimentazione con un apporto equilibrato di proteine. Questo argomento, tuttavia, rimane di grande attualità dal momento che l’industria alimentare vanta la sempre più presente quantità di cibi iperproteici. Alcuni sono naturalmente ricchi di proteine, altri invece sono “arricchiti” durante la preparazione industriale. Perché dunque si dà così risalto alla presenza di proteine? E ancora, è utile arricchire i cibi con proteine extra? Queste domande sono doverose per fare chiarezza e per scegliere e valutare i cibi con cura.
Alzheimer tra ricerca e nuove speranze
Per quasi trent’anni la ricerca sulla malattia di Alzheimer si è basata sulla “ipotesi amiloide”, secondo la quale la malattia si sviluppa a causa dell’accumulo di placche formate dalla proteina beta-amiloide nel tessuto cerebrale. Ne è derivata quindi l’idea che la rimozione di queste placche avrebbe potuto rallentare, o idealmente arrestare, la progressione della demenza.
Phishing e love scam: riconoscere e prevenire le truffe agli anziani
Le truffe agli anziani non si limitano a colpire il portafoglio, ma lasciano segni profondi sul piano emotivo e sociale. Spesso queste esperienze portano le vittime a isolarsi, a perdere fiducia nel prossimo e a vivere con un costante senso di insicurezza che stravolge la loro quotidianità.
Il Triage in pronto soccorso: istruzioni per l’uso
All’arrivo in Pronto Soccorso, ogni paziente viene sottoposto a una valutazione iniziale. Questa procedura, effettuata da infermieri appositamente formati, ha lo scopo di stabilire la priorità di accesso alle cure in base alla gravità delle condizioni cliniche.
L’alfabetizzazione sanitaria nell’era digitale
L’alfabetizzazione sanitaria rappresenta la nostra bussola nel mare delle informazioni mediche: è la capacità di comprendere e utilizzare i dati sulla salute per fare scelte consapevoli e informate. Questa competenza va oltre la semplice conoscenza del linguaggio medico-scientifico: include la capacità di riconoscere le fonti autorevoli e distinguere i contenuti attendibili da quelli inaffidabili.