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Il diritto di decidere: la legge 219/2017 e le scelte di fine vita
La legge 219/2017 rappresenta un punto di svolta nel rapporto tra medico e paziente, sancendo il diritto all’autodeterminazione nelle scelte di cura, anche nel fine vita. In questo articolo approfondiamo il significato e le applicazioni concrete di strumenti come il consenso informato, le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), la pianificazione condivisa delle cure e il divieto di accanimento terapeutico. Un’analisi chiara e completa per comprendere come tutelare la propria volontà e dignità anche nei momenti più delicati della vita.
Il cervello ha un genere?
Per anni, lo studio delle differenze tra uomini e donne ha oscillato tra due posizioni opposte: da un lato, l’idea che tutto sia determinato dalla biologia; dall’altro, la convinzione che ogni differenza sia il prodotto della società e della cultura. Oggi, le evidenze suggeriscono una realtà più sfumata: lo sviluppo del cervello umano è influenzato da biologia, ambiente, cultura, genetica ed esperienza.
Borragine e digitale: due piante gemelle molto diverse
Borragine e digitale possono essere facilmente confuse soprattutto in primavera, quando i fiori non sono ancora comparsi ed entrambe le specie appaiono formate dalle sole foglie basali disposte in rosette. A uno sguardo attento e al tatto, le foglie di digitale presentano una peluria delicata, ben diversa dalle setole pungenti delle foglie di borragine, ma ai meno esperti le due piante potrebbero apparire perfettamente identiche.
Il Sesamo: un prezioso nutraceutico che arriva dall’antichità
Tutti noi conosciamo il sesamo per il suo uso in cucina e per l’aroma inconfondibile che conferisce a panini per hamburger e ai grissini. Molti, invece, non sanno che l’uso del sesamo è noto sin dall’antico Egitto dove non solo veniva utilizzato in cucina ma anche per preparare profumi e medicine. Anche nella cucina tradizionale indiana, il sesamo occupa un ruolo prominente e in molte civiltà era addirittura considerato un simbolo sacro.
Sedentarietà e inattività fisica sono davvero sinonimi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità monitora regolarmente i trend di inattività fisica e, secondo recenti dati, quasi un terzo (31%) della popolazione adulta mondiale – 1,8 miliardi di adulti – è fisicamente inattivo quindi non raggiunge almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata a settimana. Se questo trend continuerà, si prevede che la percentuale di adulti che non soddisfano i livelli raccomandati di attività fisica salirà al 35% entro il 2030.
Cibi iperproteici: sono realmente utili o è solo marketing?
Sul nostro sito, abbiamo già parlato dell’importanza di una alimentazione con un apporto equilibrato di proteine. Questo argomento, tuttavia, rimane di grande attualità dal momento che l’industria alimentare vanta la sempre più presente quantità di cibi iperproteici. Alcuni sono naturalmente ricchi di proteine, altri invece sono “arricchiti” durante la preparazione industriale. Perché dunque si dà così risalto alla presenza di proteine? E ancora, è utile arricchire i cibi con proteine extra? Queste domande sono doverose per fare chiarezza e per scegliere e valutare i cibi con cura.