Riferimento bibliografico

Jia J, Zhao T, Liu Z, et al. Association between healthy lifestyle and memory decline in older adults: 10 year, population based, prospective cohort study. BMJ. 2023 Jan 25;380:e072691.

In sintesi

Uno stile di vita sano, dato dalla combinazione di più comportamenti virtuosi, indipendentemente dal substrato genetico degli individui e da fattori non modificabili come l’età, è associato a una riduzione del declino della memoria negli anziani sul lungo termine.

Il contesto e il punto di partenza

La memoria è una funzione mentale fondamentale della vita di tutti i giorni; essa tende a declinare con l’età, provocando un importante impatto sulla qualità di vita e aumentando il rischio di demenza. La prevenzione e/o il rallentamento della perdita di memoria sono cruciali. Diversi studi hanno identificato fattori di rischio per la memoria, includendo l’età, il genotipo per l’apolipoproteina E, le malattie croniche e lo stile di vita. Lo stile di vita, essendo modificabile, può essere al centro di diversi interventi atti a portare beneficio allo stato di salute e alla memoria. Tuttavia, i pochi studi che si sono focalizzati sul rapporto tra stile di vita e memoria,  sono studi cross-sectional, non adatti a considerare la relazione a lungo termine tra un comportamento sano e il declino mnesico.

Le caratteristiche dello studio

Lo studio qui preso in considerazione è uno studio di popolazione, multicentrico, prospettico di coorte della durata di 10 anni, (2009 – 2019). I più di 20.000 partecipanti sono individui di età superiore ai 60 anni provenienti da 12 province della Cina. I partecipanti, arruolati nel 2009, non avevano deficit cognitivi (valutato al baseline, e durante il follow up, con il Mini Mental State Examination) e veniva testato loro il genotipo per APOE ε4 (questo allele è associato a un rischio aumentato d’insorgenza tardiva di malattia di Alzheimer). I soggetti venivano poi suddivisi in categorie sia in base alla predisposizione circa l’adozione di stili di vita sani (favorevole, indifferente e gruppo non favorevole) sia in base allo stile di vita realmente condotto (valutato attraverso la dieta, l’esercizio fisico, i contatti sociali, l’attività cognitiva, fumo e alcol). Ciascuna categoria presentava due sottocategorie a seconda che i soggetti fossero portatori o meno di APOE ε4.

I risultati ottenuti

Lungo il periodo di follow up, i partecipanti appartenenti al gruppo favorevole per stile di vita sano hanno avuto un minore declino della memoria rispetto al gruppo non favorevole. Anche i portatori di APOE ε4 con stile di vita sano hanno avuto un minor declino rispetto a coloro non favorevoli all’adozione di uno stile di vita sano, ciò a dimostrare che il comportamento ha un impatto positivo superiore alla predisposizione genetica. Tra i comportamenti dello stile di vita, la dieta ha un effetto maggiore sulla memoria, seguita dall’esercizio fisico, dal contatto sociale e dal non consumo di fumo e alcol.

Limiti dello studio

Lo studio presenta alcuni limiti: la valutazione dello stile di vita è autoriportata dai pazienti, per cui può essere distorta; diversi partecipanti sono stati persi al follow-up e ciò può portare a bias di fondo nella valutazione dei risultati; la proporzione di individui con stile di vita non sano può essere sottostimata in quanto più difficilmente accedono agli studi clinici; la memoria è stata valutata con un solo test neuropsicologico. Inoltre, non siamo in grado di capire da quanto tempo lo stile di vita impatti sul processo cognitivo.

Quale la novità

Molti studi in precedenza si sono focalizzati sulla relazione tra stile di vita e demenza, ma non si sono focalizzati sulla perdita di memoria. La novità di questo studio è, senz’altro, l’osservazione in modo longitudinale, attraverso un lungo follow-up, della traiettoria di declino della memoria negli anziani, con un focus sulla relazione con i fattori comportamentali e il substrato genetico.

Quali le prospettive

I risultati riportati offrono importanti informazioni utili a favorire lo sviluppo di programmi di prevenzione e iniziative di sanità pubblica atte a promuovere uno stile di vita sano per ridurre il declino della memoria nella popolazione di anziani.

A cura di Mattia Perazzi


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