Riferimento bibliografico

Yun, J., Yao, W., Meng, T., & Mu, Z. (2023). Effects of horticultural therapy on health in the elderly: A review and meta-analysis. In Journal of Public Health (Germany). Institute for Ionics. https://doi.org/10.1007/s10389-023-01938-w

 

In sintesi

Con il progressivo aumento dell’aspettativa di vita stiamo assistendo a un aumento della popolazione anziana e delle problematiche correlate all’avanzare dell’età: risulta quindi di fondamentale importanza creare percorsi di supporto nei confronti di queste persone, non solo di natura medico-assistenziale e farmaceutica, ma anche in termini di qualità di vita.

L’orticoltura, spesso intesa come forma di svago, potrebbe essere un’efficace terapia complementare agli approcci convenzionali, promuovendo l’adattamento fisico e psicologico delle persone anziane in un contesto sociale ed educativo. Con lo studio che presentiamo vogliamo mostrare gli effetti dell’orticoltura come opzione terapeutica per gli anziani, in quanto dona loro benefici in termini di funzionamento fisico e psicologico.

Ci siamo già occupati di ortoterapia in una pillola pubblicata a settembre: ora aggiungiamo questo studio che allarga il campo di indagine grazie a una metanalisi.

 

Il contesto e il punto di partenza

Con l’aumento dell’aspettativa di vita si registra un incremento significativo della percentuale della popolazione anziana e molto anziana e dei problemi causati dalle malattie legate all’età.

Le persone più anziane sono soggette al declino fisico nonché cognitivo e sono a rischio di isolamento e disuguaglianza sociale. Gli elementi che maggiormente contribuiscono allo svilupparsi di queste problematiche sono: cambiamenti del fisico stesso e delle sue funzioni, malattie psicologiche, solitudine, stile di vita sedentario e abitudini alimentari scorrette.

Per orticoltura si intende l’attività di giardinaggio come la realizzazione di aiuole, la potatura di piante, la cura dei fiori o tutte le attività che ruotano attorno alla creazione e il mantenimento di un orto “commestibile”, supportata da terapisti qualificati. Risulta un’efficace terapia complementare per l’adattamento sociale, educativo, psicologico e fisico delle persone che necessitano di assistenza fisica e/o mentale.

 

Le caratteristiche dello studio

Lo studio preso in considerazione è una metanalisi. L’analisi ha incluso tutti gli articoli antecedenti al 2022, condotti su un campione di persone con età uguale o superiore ai 65 anni. Partendo da 65915 studi, l’analisi ha selezionato 157 articoli, di cui 32 (25 studi sperimentali e 8 osservazionali) rientrano nei criteri di inclusione della revisione.

I partecipanti, per un totale di 11779, facenti parte di case di cura, centri di aggregazione geriatrica, ospedali, centri di salute mentale senile e centri di assistenza per anziani, sono stati sottoposti ad attività di orticoltura e confrontati con un gruppo sottoposto a sole terapie tradizionali.

L’obiettivo degli studi era quello di valutare se con l’ortoterapia, guidata da un terapista, si ottenevano cambiamenti nella salute fisica, mentale e nello stile di vita. Gli articoli che sono stati selezionati provengono da Giappone, Cina, Corea, Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Singapore e Paesi Bassi, creando quindi una prospettiva pressoché globale.

Sono stati esclusi tutti gli studi non “full text”, non quantitativi e che comprendevano metodi di orticoltura virtuale. Non sono stati utilizzati criteri di esclusione per quanto riguarda la lingua.

 

I risultati ottenuti

L’analisi evidenzia che l’intervento di ortoterapia allevia i problemi di memoria delle persone anziane (per esempio se affette da morbo di Alzheimer) aiutandole a concentrarsi e ad acquistare fiducia in sé stessi. I risultati suggeriscono che la partecipazione ai percorsi di ortoterapia contribuisce ad aumentare il benessere psicologico, con diminuzione del livello di ansia percepita e di depressione, a migliorare le relazioni sociali, le funzioni cognitive e quindi a stimolare la connessione mente-corpo-spirito. L’attività orticola inoltre è economicamente vantaggiosa: si può consumare ciò che si produce, implementando l’assunzione di frutta e verdura stagionali con conseguente miglioramento della dieta e riduzione delle problematiche cliniche legate alla malnutrizione. Infine stimola l’attività della telomerasi, prevenendo non solo l’invecchiamento cellulare, ma anche la senescenza indotta dallo stress ossidativo cellulare. Sebbene sia evidente dagli studi che l’ortoterapia rallenti l’invecchiamento fisico e mentale e consenta la creazione di una solida rete sociale, risulta però essere poco conosciuta e promossa sia nel contesto cittadino sia in quello rurale.

 

Limiti dello studio

L’orticoltura comprende attività di giardinaggio e coltivazione, la ricerca prende in considerazione metodi e tecniche diversi.
In questa metanalisi sono stati inclusi studi che presentano una alta variabilità qualitativa e che considerano tecniche orticolturali diverse, il che evidenzia l’eterogeneità degli interventi posti in essere.

 

Quale la novità

L’orticoltura sembra essere efficace nell’aiutare gli anziani a mantenere l’ergonomia, la forma fisica e numerose interazioni personali con persone anche più giovani e stimolanti. Il terapista adeguatamente formato garantisce un percorso di recupero e mantenimento fisico e mentale, riducendo il rischio di solitudine e prevenendo problematiche sanitarie.

 

Quali le prospettive

I benefici dell’orticoltura sono molteplici, gruppi di anziani sani o con patologie possono appassionarsi a tutto ciò che concerne uno spazio verde se inseriti in un contesto all’aperto, tra i suoni, i colori ed i profumi della natura, curando aiuole, piante, fiori e produzione orticola. In città sempre più sovrappopolate in cui le relazioni sociali sono spesso solo virtuali, per gli anziani mantenere alcune zone verdi in comune può essere rigenerante ed appagante, ma anche di stimolo per la società intera. Le interazioni tra persone sarebbero favorite, il supporto sociale incrementerebbe insieme con il benessere non solo della popolazione anziana, ma anche della comunità stessa; il tutto accompagnato dal ritmo cadenzato delle stagioni.

 

A cura di Giorgia Meda e Valentina Pisoni


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