Riferimento bibliografico

Aghjayan SL, Bournias T, Kang C, et al. Aerobic exercise improves episodic memory in late adulthood: a systematic review and meta-analysis. Commun Med 2, 15 (2022). https://doi.org/10.1038/s43856-022-00079-7

In sintesi

I risultati di una recente revisione sistematica con metanalisi dimostrano che l’attività fisica di tipo aerobico è efficace nel miglioramento della memoria episodica in età avanzata.

Il contesto e il punto di partenza

L’aumento delle forme di decadimento cognitivo e di demenza, specie della demenza di Alzheimer, è un fenomeno che coinvolge una percentuale sempre maggiore della popolazione sopra i 65 anni, ma che può interessare anche soggetti di mezza età. La memoria episodica è tra le prime a subire un declino con l’avanzare dell’età e nel caso di demenza di Alzheimer. Essa è in grado di far ricordare eventi o esperienze personali passate attraverso una fitta rete di connessioni tra strutture corticali e sottocorticali, tra le quali si riconoscono l’ippocampo e la corteccia pre-frontale. La riduzione di memoria episodica è direttamente associata alla diminuzione dell’abilità di svolgere attività di vita quotidiana e a una conseguente riduzione della partecipazione sociale. Il volume dell’ippocampo è considerato indicatore della salute cognitive e il suo deterioramento è correlato al declino della memoria episodica ed è predittivo dell’insorgenza della demenza di Alzheimer. Dal momento che non esiste alcun trattamento farmacologico in grado di prevenire questo processo, è importante indagare se esistano interventi di lifestyle medicine in grado di promuovere l’integrità dell’ippocampo e delle memoria episodica nonostante l’invecchiamento.

Le caratteristiche dello studio

Questa revisione è stata condotta nell’aprile 2021 interrogando 5 database biomedici, limitando la ricerca ai soli studi randomizzati controllati (RCT), su soggetti di almeno 55 anni con cognitivo normale, declino cognitivo soggettivo, o declino cognitivo moderato, per ridurre al minimo l’eterogeneità dei disegni di studio e per assicurare la comparabilità dei risultati. La revisione si è concentrata esclusivamente su interventi che prevedevano esercizi di tipo aerobico di qualsiasi durata, frequenza, volume e intensità, confrontati con interventi medici standard, interventi che non coinvolgevano alcuna attività fisica o interventi che includevano attività fisica senza componente aerobica.

I risultati ottenuti

L’analisi ha incluso 36 RCT. Al termine delle analisi, gli interventi di attività fisica aerobica hanno dimostrato di avere un effetto significativo nel migliorare la memoria episodica negli adulti non affetti da demenza con più di 55 anni (g [95% CI] = 0.28 [0.10–0.46]; p = 0.002), anche quando delle analisi post-hoc hanno incluso solo i 28 articoli considerati di alta qualità metodologica (g [95% CI] = 0.18 [0.03- 0.32]; p = 0.016).

Gli autori dello studio hanno verificato se alcune caratteristiche del campione, come il genere, l’età e il tipo di gruppo di controllo utilizzato negli studi, l’intensità, la durata, la frequenza e il volume dell’intervento, durata dell’intervento, durata della sessione e frequenza della sessione, potessero attenuare l’entità dell’effetto nei vari studi. I risultati dicono che l’attività aerobica ha migliorato la memoria episodica negli studi che includevano soggetti con cognitivo normale, in quelli con soggetti di un’età media tra 55 e 68 anni, e in quelli con partecipanti in prevalenza di genere femminile. Lo studio ha evidenziato anche che gli esercizi per la memoria episodica hanno avuto effetto significativo solo negli studi con un volume di attività aerobica prescritta di 15-90 minuti per tre sessioni/settimana per 18-39 settimane, tali da svolgere >3.900 minuti totali di attività che prevedevano un gruppo di controllo fisicamente attivo senza componente aerobica o un gruppo di controllo che seguiva una terapia medica standard o in lista d’attesa. 

Alla luce dei risultati ottenuti, gli autori della revisione suppongono che ci possa essere una finestra terapeutica all’interno della quale l’attività fisica aerobica abbia effetti più profondi sulla conservazione della memoria episodica.

Limiti dello studio

Molti studi inclusi nelle analisi, se considerati individualmente, non hanno rivelato effetti significativi dell’attività aerobica sulla memoria episodica. La causa sarebbe da attribuire alla scarsa potenza statistica dovuta alle dimensioni del campione. Negli studi futuri, per garantire l’80% di potenza statistica è necessario includere almeno 404 partecipanti (202 per gruppo). Nessuno degli studi inclusi nella meta-analisi aveva una dimensione del campione di tale grandezza; gli studi avevano in media solo 38 partecipanti per gruppo. L’evidenza di un effetto dell’attività fisica aerobica è diventata molto più forte quando tutti i dati sono stati raggruppati, poiché la maggior parte degli effetti era nella direzione positiva.

Quali le novità

La revisione di Aghjayan e colleghi ha incluso tutti gli studi su soggetti senza demenza, arricchendo la metanalisi di altri 20 RCT non inclusi in quelle precedenti. Rispetto ad altri studi, i criteri di inclusione questa volta escludevano gli studi con una misura di outcome non mirata principalmente alla valutazione della memoria episodica.

Quali le prospettive

I risultati di queste analisi hanno un’elevata rilevanza pratica per l’uso dell’esercizio aerobico come intervento a basso costo, accessibile e non farmacologico per migliorare la memoria episodica nella tarda età adulta. Tuttavia, i risultati non consentono di determinare se praticare attività fisica nei primi anni di vita possa cambiare la traiettoria dell’invecchiamento cognitivo, perché l’attuale meta-analisi si è concentrata sugli adulti con un’età media ≥55 anni. Per colmare questo divario, è auspicabile che studi futuri considerino popolazioni più giovani da monitorare nel tempo per valutare come l’attività fisica aerobica svolta in un singolo momento della vita  influisca sulla memoria episodica più avanti negli anni.

 

A cura di Elisabetta Bravini e Carmela Rinaldi

 


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