Riferimento bibliografico

igueiredo T, Midão L, Rocha P, Cruz S, Lameira G, Conceição P, Ramos RJG, Batista L, Corvacho H, Almada M, Martins A, Rocha C, Ribeiro A, Alves F, Costa E. The interplay between climate change and ageing: A systematic review of health indicators. PLoS One. 2024 Apr 2024;19(4): e0297116.

 

In sintesi

Le persone oltre i 65 anni sono particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico rispetto ad altre fasce di età. Questa revisione sistematica si propone di raccogliere dati sugli indicatori misurabili che illustrano l’impatto specifico dei fenomeni correlati al cambiamento climatico sulla salute fisica e mentale degli anziani. Complessivamente, è emerso che le variazioni climatiche hanno un impatto significativo sulla salute degli anziani, con una maggiore vulnerabilità in alcune sottopopolazioni, legata a genere, status socioeconomico ed età.

 

Il contesto e il punto di partenza

Il rapporto delle Nazioni Unite evidenzia che l’invecchiamento e il cambiamento climatico sono gravi preoccupazioni globali. L’invecchiamento rende gli anziani più vulnerabili a fattori esterni come temperature estreme e inquinamento atmosferico. Gli studi attuali indicano che la mortalità correlata al caldo tra gli anziani è aumentata del 53,7% negli ultimi decenni. L’inquinamento atmosferico, responsabile ogni anno di circa 6,7 milioni di morti nel mondo, coinvolge un quarto della popolazione anziana, rendendolo la principale causa ambientale di morbilità e mortalità umana.
La letteratura disponibile descrive le conseguenze del cambiamento climatico sulla popolazione anziana, ma gli studi presentano un campione ridotto di partecipanti, con conseguente scarsa possibilità di generalizzare i dati sulla popolazione.

 

Le caratteristiche dello studio

Questa revisione sistematica, condotta in conformità alle linee guida Cochrane e PRISMA, ha esaminato tre database (PubMed, Scopus e Greenfile) nel periodo che va dal 2015 al 2022. Lo scopo principale è stato individuare indicatori di salute che possano chiarire l’associazione tra il cambiamento climatico e la salute degli anziani. Gli studi selezionati, dopo l’esclusione della letteratura non pertinente, sono 19.

 

I risultati ottenuti

Gli studi sull’interazione tra salute degli anziani e cambiamento climatico si sono concentrati principalmente sugli effetti delle variazioni climatiche sulla temperatura e sulla sua variabilità. Sono stati attentamente esaminati fenomeni come temperature estreme, siccità, inquinamento atmosferico, venti forti, che hanno esiti sulla salute umana che includono mortalità e rischi cardiovascolari, respiratori, renali e di salute mentale, con particolare attenzione alla morbilità e mortalità. I risultati hanno evidenziato un aumento del rischio di mortalità durante i periodi di siccità e di variazioni estreme della temperatura, con rischi aggiuntivi come l’insufficienza cardiaca correlata alla temperatura e un aumento dei ricoveri ospedalieri per malattie cardiovascolari durante le variazioni di temperatura diurna.

È stata osservata un’associazione tra temperature elevate e danni renali acuti, soprattutto tra coloro che assumono farmaci antipertensivi, mentre l’esposizione alla temperatura fredda è stata associata ad un aumento del rischio di problemi di salute mentale. Inoltre, specifiche condizioni meteorologiche sono state collegate a un aumento del rischio di fratture dell’anca. Complessivamente, le variazioni climatiche hanno un impatto significativo sulla salute degli anziani, con una maggiore vulnerabilità nelle sottopopolazioni legate a genere, status socioeconomico ed età.
In 4 dei 19 studi compresi nella revisione si evidenziano differenze di genere, variabili a seconda del cambiamento climatico e dell’impatto sulla salute considerato.

Ad esempio, in uno studio statunitense del 2016 le donne risultavano più sensibili all’aumento della temperatura media estiva rispetto agli uomini, ma meno influenzate dall’aumento della variabilità della temperatura stagionale. Un altro studio britannico del 2019 ha rilevato che la mortalità legata al freddo nelle donne over 85 è aumentata nel periodo 1995-2016 rispetto a quello 1977-1994. Inoltre, uno studio americano del 2017 ha mostrato che le donne hanno un rischio più elevato di ricoveri ospedalieri legati all’inalazione di particolato fine (PM2,5) derivante dal fumo degli incendi, con una percentuale di rischio quasi tre volte maggiore rispetto a quella degli uomini. Infine, in uno studio cinese del 2016 si è osservato che un aumento di appena 1°C della temperatura diurna era associato a un incremento del rischio di cardiopatie ischemiche e malattie cerebrovascolari, con percentuali di rischio maggiori nelle donne rispetto agli uomini.

Alla luce di quanto detto, risulta essenziale implementare strategie di mitigazione e adattamento per proteggere la salute degli anziani e ridurre l’impatto negativo del cambiamento climatico.

 

Limiti dello studio

La maggior parte degli articoli inclusi riguardava i paesi sviluppati. Inoltre, le conclusioni dello studio possono apparire prevedibili. Tuttavia, i risultati rivelano in maniera precisa in che modo il cambiamento climatico influisce negativamente sulla salute degli anziani, evidenziando le problematiche specifiche correlate a questo fenomeno.

 

Quale la novità

Questa analisi fornisce prove crescenti dell’influenza del cambiamento climatico sulla salute fisica e mentale degli anziani. In particolare, emerge che a livello globale esistono differenze di genere significative nell’impatto del cambiamento climatico. Questi dati potrebbero essere preziosi per pianificare interventi preventivi mirati alla popolazione anziana, rendendoli specifici per genere.

 

Quali le prospettive

Promuovere la consapevolezza tra gli anziani, i loro caregiver e i professionisti sanitari sui rischi per la salute associati al cambiamento climatico e sull’importanza di adottare comportamenti e interventi preventivi.

 

A cura di Erica Valetti 


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