Riferimento bibliografico
Xiomara Skrabal Ross, Kate M. Gunn, Vijayaprakash Suppiah, Pandora Patterson, Ian Olver. A review of factors influencing non-adherence to oral antineoplastic drugs Supportive Care in Cancer (2020) 28:4043–4050
In sintesi
Questa revisione ha passato in rassegna i dati disponibili in letteratura per fornire un riassunto aggiornato dei fattori che stanno alla base della non aderenza alla chemioterapia orale. I fattori individuati sono classificati come fattori modificabili (effetti collaterali, dimenticanza e scarsa conoscenza del regime terapeutico) e non modificabili (partecipazione ai costi, età, complessità del regime). Nonostante i limiti degli studi considerati e la necessità di ulteriori ricerche, i risultati possono aiutare gli operatori sanitari di area oncologica nell’individuazione e realizzazione di interventi di supporto per favorire l’aderenza dei pazienti agli schemi farmacologici con antineoplastici orali.
Il contesto e il punto di partenza
L’aderenza ai farmaci è un fenomeno complesso e multifattoriale influenzato da fattori di trattamento, dal paziente e dal sistema sanitario. È definito come la misura in cui il comportamento di assunzione di farmaci di un individuo corrisponde a quello concordato con il professionista della salute. Ad oggi, sono stati identificati più di 400 determinanti implicati nell’aderenza ai farmaci orali.
Nelle malattie croniche non oncologiche si stima che solo il 50% dei pazienti aderisce ai farmaci prescritti. Allo stesso modo, in oncologia, ci sono prove di efficacia che riportano tassi di appena il 46%. I farmaci antineoplastici orali includono la chemioterapia orale, le terapie mirate (target therapy) e le terapie ormonali. Dei molti vantaggi nell’uso di farmaci antineoplastici per via orale rispetto a quelli per via endovenosa, uno è rappresentato sicuramente dalla facilità di somministrazione domiciliare.
Tuttavia le divisioni di Oncologia, generalmente, non seguono processi standardizzati per monitorare l’aderenza agli schemi con farmaci antineoplastici orali, il che rappresenta una sfida per gli operatori sanitari e per i pazienti. La conoscenza basata sulla ricerca dei fattori che riducono l’aderenza agli schemi con farmaci antineoplastici orali sarebbe vantaggiosa per la pratica assistenziale, consentendo un’accurata valutazione individuale e lo sviluppo di interventi e strategie che potrebbero tradursi in migliore utilizzo dei farmaci stessi e, in definitiva, migliori esiti sui pazienti.
Lo scopo di questa revisione è fornire un riassunto aggiornato dei principali motivi di non aderenza agli schemi con farmaci antineoplastici orali nelle persone affette da tumore.
Caratteristiche dello studio
Si tratta di una revisione della letteratura condotta nei database elettronici di Medline, Embase, Emcare e PsychINFO. Per la ricerca sono stati utilizzati i termini: “systematicreview, review,” “reasons/determinants/factors,” “adherence, non-adherence, nonadherence, compliance, noncompliance,” “oral chemotherapy/oral endocrine/hormonal therapy/oral antineoplastic drugs,” and “cancer, oncology.”
Una valutazione indipendente dell’eligibilità degli articoli è stata condotta da due revisori. I dati delle pubblicazioni eligibili sono stati estratti in modo indipendente dai revisori e organizzati per categorie principali dei motivi di non adesione agli schemi con farmaci antineoplastici.
Principali risultati
La revisione ha incluso 3 revisioni sistematiche focalizzate su pazienti con diversi tipi di cancro, con una maggioranza di studi sul cancro al seno e, due studi di ricerca che si sono concentrati uno sulla chemioterapia orale solo in pazienti con Leucemia Mieloide Cronica e l’altro su pazienti con diverse diagnosi di cancro inclusa Leucemia Mieloide Cronica.
La maggior parte degli studi inclusi (3/5) raccomanda fortemente la fornitura di educazione al paziente riguardo all’uso della chemioterapia orale, nell’ambito di procedure standardizzate che comprendano anche il monitoraggio dell’aderenza agli schemi farmacologici e degli effetti collaterali. Le principali ragioni di non aderenza agli schemi con farmaci antineoplastici individuate negli studi sono stati classificati secondo il framework dell’OMS per i fattori che influenzano l’aderenza ai farmaci e sono stati divisi in motivi modificabili e non modificabili.
Ai fini di questa revisione, per motivi modificabili si intendono “quei fattori di non aderenza all’OAD che possono essere modificati dal paziente o in collaborazione con i suoi accompagnatori e/o operatori sanitari”. I fattori modificabili individuati sono: effetti collaterali e tossicità dei farmaci, dimenticanza, scarsa educazione terapeutica e scarsa conoscenza della malattia e del trattamento. I fattori non modificabili, invece, sono: l’età del paziente, condizione socio-economica, complessità del regime e durata della terapia.
Quali novità
La revisione è progettata per essere utilizzata come guida per i professionisti della salute in ambito oncologico e per i ricercatori nell’affrontare i fattori modificabili per la non aderenza agli schemi con farmaci antineoplastici orali, come la gestione degli effetti collaterali, la dimenticanza e la conoscenza degli schemi stessi. È importante, inoltre, che gli operatori sanitari siano consapevoli dei fattori non modificabili.
Quali limiti
Questa revisione ha incluso lavori sbilanciati verso la ricerca sull’aderenza agli schemi con farmaci antineoplastici orali quasi esclusivamente in pazienti con Leucemia Mieloide Cronica e cancro al seno. Inoltre esistono tra gli studi inclusi variazioni nei tassi di cut-off di aderenza e diversi metodi di valutazione. Infine i fattori che influenzano l’aderenza alla chemioterapia orale ormonale e non ormonale non sono stati analizzati separatamente. Esiste la possibilità che fattori specifici influenzino i comportamenti di non aderenza per ogni tipo di farmaco antineoplastico orale, considerando l’evidenza di tassi più elevati di non aderenza agli schemi non ormonali rispetto alle terapie ormonali.
Quali prospettive
L’aderenza alla chemioterapia orale è un fenomeno multifattoriale. Questa revisione ha individuato una serie di fattori che spiegano la non aderenza ad essi. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche con una metodologia rigorosa e campioni di persone affette da diversi tipi di cancro, questa rassegna può servire come guida per gli operatori sanitari di ambito oncologico, nelle loro conversazioni con gli utenti in trattamento chemioterapico orale e nell’implementazione di interventi educativi di sostegno dell’adesione agli schemi come: risorse informative, promemoria e, ove disponibile, Internet e/o interventi che favoriscano l’aderenza basati sui dispositivi mobili (APP).
A cura di Gaetano Auletta