Riferimento Bibliografico
Aljeaidi MS, Tan EC – The association between polypharmacy and cognitive ability in older adults: A national cohort study – Res Social Adm Pharm. 2021 May 5:S1551-7411(21)00159-5.
In sintesi
Il presente studio dimostra come, l’utilizzo di polifarmacoterapia nella popolazione anziana, sia associato ad una riduzione a tre anni delle funzioni cognitive. L’identificazione e l’applicazione di strategie di ottimizzazione della terapia farmacologica potrebbe avere un impatto positivo sulla salute dei pazienti e sulle loro performances cognitive.
Contesto e punto di partenza
Si definisce polifarmacoterapia l’utilizzo simultaneo di cinque o più farmaci. Molti studi hanno dimostrato come questa sia correlata a molteplici effetti avversi quali un aumentato rischio di prescrizioni potenzialmente inappropriate, interazioni farmacologiche, fragilità, cadute e delirio. È stato inoltre dimostrato come la prevalenza di pre-demenza e demenza sia più alta negli individui in polifarmacoterapia, suggerendo la necessità di esaminare quest’ultima come potenziale fattore di rischio modificabile per deterioramento cognitivo e demenza.
Le caratteristiche dello studio
Lo scopo di questo studio di coorte longitudinale è stato quello di indagare l’associazione tra polifarmacoterapia e cambiamento delle capacità cognitive a 3 anni di distanza in una popolazione di 2141 anziani di età maggiore di 65 anni residenti in comunità. I dati utilizzati provenivano da un indagine annualmente svolta sulla popolazione a livello nazionale (HILDA, Household Income and Labour Dynamics Survey) per raccoglie informazioni riguardanti diversi aspetti della vita tra cui famiglia, lavoro, salute e benessere. L’abilità cognitiva è stata misurata al tempo 0 e a 3 anni di distanza valutando, attraverso specifiche attività, le capacità di risoluzione dei problemi dei partecipanti, i pensieri logici e l’apprendimento acquisito.
I risultati ottenuti
La polifarmacoterapia è risultata presente nel 27,3% del campione in studio e in queste persone è stata rilevata un’associazione con una diminuzione dei punteggi ottenuti in tutti i test cognitivi eseguiti. Questo dato è stato confermato anche dopo il controllo di possibili fattori di confondimento come le comorbidità e la storia di malattia mentale.
Prospettive
Il declino cognitivo negli anziani è spesso complesso e multifattoriale ma si dovrebbe considerare il possibile impatto della polifarmacoterapia. In questo tipo di pazienti dovrebbe essere intrapresa una revisione dell’adeguatezza della terapia farmacologica e u’ identificazione precoce dei farmaci che possono avere un impatto negativo sulle funzioni cognitive.
A cura del Dr. Federico Ceruti