Riferimento bibliografico
Peter Shih-Ping Hunga, Jia Y. Zhang, Alborz Noorani, Matthew R. Walker, Megan Huang, Jason W. Zhang, Normand Laperriere, Frank Rudziczh, Mojgan Hodaie. Differential expression of a brain aging biomarker across discrete chronic pain disorders, 2022 Aug 1;163(8):1468-1478. doi: 10.1097/j.pain.0000000000002613. Epub 2022 Feb 23.
In sintesi
Questo studio esamina come il dolore cronico influenzi l’età cerebrale. Utilizzando dati di neuroimaging, in cui si analizza lo spessore corticale di alcune specifiche aree cerebrali, è stato possibile stimare l’età cerebrale (brain-AGE) e confrontare le differenze tra individui con diverse condizioni di dolore cronico: nevralgia del trigemino (TN), osteoartrite (OA) e dolore cronico alla schiena (BP). È emerso che i soggetti con TN ed OA presentano una brain-AGE significativamente maggiore rispetto ai controlli sani; questa differenza è accentuata soprattutto nel sesso femminile. Inoltre, un’età cerebrale più elevata nel paziente con nevralgia del trigemino è risultata essere associata ad una risposta maggiore al trattamento con radiochirurgia Gamma Knife. Un’ulteriore analisi ha dimostrato che nei pazienti il cui esordio di TN è avvenuto in età più giovane è presente un maggior invecchiamento cerebrale.
Questi risultati suggeriscono che l’analisi dell’invecchiamento cerebrale potrebbe diventare un biomarcatore efficace per valutare la risposta al trattamento del dolore cronico, specialmente nelle donne più giovani con TN.
Il contesto e il punto di partenza
Per comprendere al meglio il significato di questo studio è importante sottolineare come sia noto che il dolore cronico può avere effetti dannosi diffusi sul sistema nervoso. Comporta infatti alterazioni strutturali e funzionali, come un aumento del rischio di mortalità e un maggior declino delle funzionalità cognitive. La diffusione del dolore cronico aumenta con l’età, insieme ai suoi effetti dannosi sul cervello.
Recentemente, la letteratura sull’imaging cerebrale ha suggerito che l’invecchiamento cerebrale sia accelerato nei soggetti con dolore cronico. L’applicazione di tecniche di learning machine ai dati di imaging cerebrale strutturale ha prodotto modelli statistici di invecchiamento cerebrale, in particolare, la regressione del processo gaussiano (GPR) si è dimostrata efficace nel predire l’età cronologica in base ai dati di neuroimaging. Questi modelli hanno rivelato che i cervelli dei soggetti affetti da diverse patologie tendono a mostrare un’età cerebrale superiore rispetto ai controlli sani, evidenziando quindi di aver subito un invecchiamento accelerato. Tuttavia, bisogna ricordare che studi precedenti non hanno riscontrato differenze significative nell’età cerebrale tra i soggetti con dolore cronico ed i controlli sani. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli studi si sono concentrati su un gruppo misto di soggetti con dolore cronico, anziché sulle singole patologie croniche che implicano dolore. Considerando che le patologie che comportano dolore cronico differiscono tra loro nell’eziologia, nella gravità, nella frequenza del dolore e nella prevalenza legata al sesso, si ipotizza che l’età cerebrale possa essere modificata in modo specifico a seconda del tipo di dolore e che le diverse patologie croniche che comportano dolore diano effetti diversi sull’invecchiamento cerebrale.
Le caratteristiche dello studio
Lo studio ha confrontato l’età cerebrale tra un gruppo di controllo comprendente soggetti sani (privi di dolore cronico, ansia o depressione) e tre gruppi comprendenti soggetti con nevralgia del trigemino, altri con osteoartrite e, infine, soggetti con dolore lombare cronico. I soggetti analizzati sono stati confrontati per la medesima età e sesso.
L’età cerebrale è stata estrapolata analizzando lo spessore di diverse aree corticali attraverso una risonanza magnetica. Sono state anche condotte analisi statistiche per esplorare le relazioni tra l’età cerebrale e il sesso del soggetto, e tra l’età cerebrale e la risposta al trattamento con radiochirurgia Gamma Knife utilizzato nella nevralgia del trigemino.
I risultati ottenuti
Tra i soggetti affetti da nevralgia del trigemino (TN) ed osteoartrite (OA) è stata riscontrata un’età cerebrale significativamente maggiore rispetto ai controlli sani, mentre non vi sono differenze significative nei soggetti con dolore cronico alla schiena (BP).
Inoltre, l’effetto del sesso ha influenzato l’età cerebrale principalmente nelle donne con TN, OA e BP, che hanno mostrato un’età cerebrale più elevata rispetto ai controlli.
Nei soggetti con nevralgia del trigemino, inoltre, l’età cerebrale è risultata essere maggiore nei soggetti che erano più giovani all’esordio della patologia.
Infine, un’età cerebrale maggiore legata alla diagnosi di nevralgia del trigemino è risultata essere associata ad una maggiore risposta al trattamento con radiochirurgia Gamma Knife.
Limiti dello studio
Questo studio presenta diversi limiti che potrebbero influenzare l’interpretazione e l’applicabilità dei risultati. In primo luogo, l’analisi si basa su dati di imaging strutturale del cervello e non considera altri fattori neurofisiologici o patofisiologici che potrebbero contribuire all’invecchiamento cerebrale nei disturbi del dolore cronico. Inoltre, la determinazione dell’età cerebrale si basa esclusivamente su misurazioni dello spessore corticale regionale, trascurando potenziali correlazioni con altre misure, come l’area superficiale o il volume della materia grigia.
Quale la novità
Questo studio ha esaminato come il dolore cronico influenzi l’invecchiamento del cervello, utilizzando tecniche avanzate di imaging cerebrale e analisi dei dati. Una delle principali scoperte è che ci sono differenze nell’invecchiamento cerebrale a seconda del tipo di dolore cronico, per esempio tra la nevralgia del trigemino e l’osteoartrite. Inoltre, è stata evidenziata la differenza legata al sesso sulle modifiche dell’ invecchiamento cerebrale, con risultati più pronunciati nelle donne. Un altro aspetto interessante è che sembra esserci un legame tra l’invecchiamento cerebrale accelerato e la risposta al trattamento della nevralgia del trigemino con la radiochirurgia Gamma Knife. Questo suggerisce che il modo in cui il cervello invecchia potrebbe influenzare la capacità di risposta dei pazienti al trattamento. Complessivamente, questo studio fornisce nuove intuizioni sulla complessa relazione tra dolore cronico e invecchiamento cerebrale, aprendo la strada a una migliore comprensione e gestione di queste condizioni.
Quali le prospettive
Le prospettive di questo studio sono promettenti su diversi fronti. In primo luogo, fornisce una base per comprendere meglio come il dolore cronico influenzi l’invecchiamento cerebrale, aprendo la strada ad ulteriori ricerche volte a identificare meccanismi specifici coinvolti in questo processo. Questo potrebbe portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche mirate a rallentare o prevenire l’invecchiamento cerebrale accelerato nei pazienti affetti da dolore cronico.
In secondo luogo, le scoperte sulle differenze di invecchiamento cerebrale legate a diversi tipi di dolore cronico e tra i sessi potrebbero avere importanti implicazioni, aiutando i medici a personalizzare i trattamenti per i pazienti, tenendo conto delle differenze individuali.
Infine, le scoperte sul legame tra l’invecchiamento cerebrale accelerato e la risposta al trattamento della nevralgia del trigemino con la radiochirurgia Gamma Knife potrebbero portare a una migliore comprensione dei meccanismi alla base della risposta al trattamento e all’identificazione di potenziali predittori di outcome clinici.
A cura di Giuliana Vecchio