Riferimento bibliografico

Baltic S, Nedeljkovic D, Todorovic N, et al. The impact of six-week dihydrogen-pyrroloquinoline quinone supplementation on mitochondrial biomarkers, brain metabolism, and cognition in elderly individuals with mild cognitive impairment: a randomized controlled trial. J Nutr Health Aging. 2024;28(8):100287. doi:10.1016/j.jnha.2024.100287

 

In sintesi

L’obiettivo principale dello studio è valutare gli effetti a medio termine della somministrazione di idrogeno molecolare (diidrogeno) e pirrochinolina chinone (PQQ) sui biomarkers mitocondriali, sul metabolismo cerebrale e sugli aspetti cognitivi nei soggetti con età uguale o maggiore di 65 anni che hanno ricevuto diagnosi di Mild Cognitive Impairment (MCI).

 

Il contesto e il punto di partenza

Il termine Mild Cognitive Impairment (MCI) si riferisce ad una condizione in cui la persona sperimenta cambiamenti nello stato cognitivo maggiori rispetto a quanto atteso per l’età, pur non raggiungendo ancora i criteri per la diagnosi di demenza; la sua prevalenza è stimata essere circa del 10-20% tra gli over 65.

Il Mild Cognitive Impairment è considerato quindi uno stato di transizione tra un invecchiamento di successo e la vera e propria demenza, e rappresenta un target fondamentale per interventi farmacologici (e non solo) che abbiano l’obiettivo di impedire o ritardare la progressione della patologia. In particolare, sono in fase di studio diversi interventi nutrizionali, tra cui la somministrazione di diidrogeno e PQQ, verosimilmente coinvolti nell’attivazione dei pathway metabolici dei processi cognitivi, con la conseguenza di restaurare la vitalità mitocondriale e l’omeostasi redox. Al momento, nessuno studio ha stabilito l’efficacia di questi nutrienti nel contesto clinico del MCI.

 

Le caratteristiche dello studio

Si tratta di uno studio clinico randomizzato controllato in doppio cieco che coinvolge 34 individui con età maggiore o uguale ai 65 anni affetti da Mild Cognitive Impairment; di questi, 18 sono stati assegnati al gruppo sperimentale, che riceveva una dose quotidiana di 20 mg di PQQ e magnesio elementare producente diidrogeno, mentre 16 sono stati assegnati al gruppo di controllo, che riceveva una quantità equivalente di magnesio bicarbonato non producente diidrogeno con acidi organici; il tutto per sei settimane.

L’endpoint primario dello studio era rappresentato dal cambiamento nei livelli sierici del BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor, fattore neurotrofico correlato ai mitocondri) dal baseline al follow-up a 6 settimane; gli outcome secondari includevano cambiamenti negli indici di funzione cognitiva (ad esempio, il Mini-Mental State Examination), nei metaboliti specifici presenti nel tessuto cerebrale, nell’ossigenazione cerebrale e nella prevalenza e severità degli effetti collaterali.

 

I risultati ottenuti

La supplementazione con la combinazione diidrogeno-PQQ per un periodo di sei settimane è risultata in un progressivo incremento dei fattori neurotrofici correlati ai mitocondri (BDNF e irisina); con riferimento all’endpoint primario, in particolare, è stata evidenziata una significativa elevazione dei livelli sierici di BDNF nel gruppo sperimentale, mentre nessun cambiamento è stato osservato nel gruppo di controllo con placebo per tutta la durata dello studio.

Allo stesso modo, una interazione significativa è stata osservata nell’ADAS-Cog (Alzheimer’s Disease Assessment Scale-Cognitive) per quanto riguarda l’orientamento spazio-tempo-persone, evidenziando la superiorità di diidrogeno-PQQ rispetto al placebo.

Anche l’ossigenazione cerebrale a livello della corteccia prefrontale ha dimostrato un incremento significativo a seguito della somministrazione della combinazione di molecole in studio; in aggiunta, i livelli cerebrali di N-acetil aspartato, implicato nella memoria di lavoro, risultavano aumentati nella fase post-intervento in alcune specifiche aree cerebrali, come la materia grigia parietale sinistra mesiale, la materia bianca frontale sinistra e la materia grigia frontale destra. Allo stesso modo, risultavano aumentati i livelli di colina cerebrale totale, un biomarker del turnover della membrana neuronale. Non è stata invece dimostrata alcuna interazione significativa per quanto riguarda il cosiddetto safety panel (indici di colestasi e citonecrosi epatica, CK, pannello lipidico, glicemia).

In conclusione, è possibile ipotizzare che la miscela diidrogeno-PQQ sia un intervento dietetico promettente ed efficace nel migliorare l’orientamento mentale e il metabolismo cerebrale nel Mild Cognitive Impairment età-correlato.

 

Limiti dello studio

Lo studio presenta alcuni limiti, in quanto è stato condotto su un campione di soggetti anziani con decadimento cognitivo soltanto borderline, senza tenere conto di quello moderato-severo. La ridotta numerosità del campione potrebbe inoltre essere insufficiente per interpretare tutti i parametri clinici; in aggiunta, la popolazione prevalentemente femminile potrebbe impedire la discriminazione delle associazioni genere-specifiche. Infine, la formulazione combinata dei due nutrienti complica la comprensione del contributo individuale del diidrogeno e del PQQ.

 

Quali le novità

Il trial randomizzato controllato di cui ci occupiamo è il primo a valutare l’impatto della somministrazione combinata di diidrogeno e PQQ nei soggetti con età maggiore o uguale a 65 anni affetti da MCI.

Se un altro recente studio non mostrava alcun effetto significativo del mix diidrogeno-PQQ sugli aspetti cognitivi e sugli indicatori sierici di funzionalità mitocondriale (BDNF, FGF-21, irisina) nei soggetti adulti di mezza età sani, il nostro, invece, ne dimostra l’impatto, verosimilmente perché i benefici potrebbero essere maggiormente pronunciati nei soggetti con MCI caratterizzati da perdita di memoria allo stadio iniziale.

 

Quali le prospettive

In primo luogo, interessante sarebbe proseguire il follow-up oltre le sei settimane per valutare eventuali cambiamenti nell’outcome; inoltre, un pannello più esteso di biomarkers e prelievi più ravvicinati di campioni di sangue potrebbero essere necessari per individuare i pathway molecolari influenzati dal Diidrogeno-PQQ nel cervello (e non solo) dei soggetti con MCI.

 

A cura di Francesca Morani


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