Riferimento bibliografico

Aschauer, R.; Unterberger, S.; Zöhrer, P.A.; Draxler, A.; Franzke, B.; Strasser, E.-M.;Wagner, K.- H.; Wessner, B. Effects of Vitamin D3 Supplementation and Resistance Training on 25-Hydroxyvitamin D Status and Functional Performance of Older Adults: A Randomized Placebo-Controlled Trial. Nutrients 2022, 14, 86. https://doi.org/10.3390/nu14010086

In sintesi

Lo studio è volto a dimostrare gli effetti della supplementazione di Vitamina D sulla performance funzionale degli anziani, sottoposti a un training di resistenza fisica. Nonostante da questo trial non emergano chiare evidenze riguardo il ruolo positivo di tale supplementazione sulla forza muscolare, si ribadisce quanto l’attività fisica porti un netto beneficio sui soggetti reclutati. Inoltre, si dimostra che la somministrazione di Vitamina D mensile appare più efficace rispetto a quella quotidiana nella cura dell’ipovitaminosi D.

Contesto e punto di partenza

È noto come l’invecchiamento sia correlato a una perdita di massa muscolare e di potenza neuromotoria. Per contrastare questi processi, è accertata l’efficacia dell’attività fisica mirata al training della resistenza.
Inoltre, la vitamina D pare essere un valido strumento nel contrastare il deterioramento età-correlato, anche se il suo preciso ruolo nell’incremento della massa e della funzione muscolare è ancora dibattuto.

Le caratteristiche dello studio

Per approfondire il ruolo della Vitamina D sulla performance funzionale degli anziani con ipovitaminosi D è stato condotto uno studio randomizzato controllato in doppio cieco. Sono stati reclutati 100 partecipanti, con età compresa tra i 65 e 85 anni, divisi in tre gruppi:

  • gruppo di controllo (CON)
  • gruppo con supplementazione quotidiana di 800 UI di Vitamina D (VDD)
  • gruppo con supplementazione mensile di 50000 UI di Vitamina D (VDM).

L’intervento dello studio è stato articolato in due fasi:
– la prima di supplementazione di Vitamina D o placebo senza esecuzione di attività fisica
– la seconda con l’aggiunta di un programma di allenamento alla resistenza.
Tale programma, codificato dall’American College of Sports Medicine e dall’American Heart Association, consiste in 10 settimane di allenamento (2 sedute a settimana, della durata di 60-90 minuti).

I risultati ottenuti

I pazienti sono stati valutati con specifici test di funzione motoria: chair stand test, arm curl test, 6 minutes walking test, gait speed e time up and go test. Sono stati eseguiti, inoltre, dosaggi ematici di Vitamina D.
Per quanto riguarda la Vitamina D, pare che la somministrazione mensile sia più efficace per raggiungere i livelli ematici raccomandati.

In tutti e tre i gruppi, i test hanno registrato un miglioramento a seguito dell’avvio dell’attività fisica. Tuttavia, non si sono osservati miglioramenti correlati alla diversa somministrazione della vitamina D nei tre gruppi.

Quale la novità

La supplementazione mensile di Vitamina D è preferibile rispetto a quella giornaliera per raggiungere i livelli ematici desiderati. Rimane ancora da dimostrare un netto ruolo sulla performance muscolare degli anziani.

Quali le prospettive

Mentre è ad oggi dimostrata l’efficacia della Vitamina D sotto diversi aspetti, quali prevenzione delle fratture, delle cadute, rischio cardiovascolare e immuno- stimolazione, la sua correlazione con la funzione muscolare è ancora da chiarire.

A cura di Alessio Baricich


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