Riferimento bibliografico
Imanuel Tonapa et al., Outcome of nurse-led telecoaching intervention for patients with heart failure: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trial, Journey of Clinical Nursing, 2021, 1-11
In sintesi
Una recente revisione sistematica con meta-analisi di RCT ha descritto gli effetti del telecoaching, guidato dagli infermieri, rivolto ai pazienti dimessi post infarto del miocardio. I risultati della metanalisi dei dodici studi inclusi dimostrano come il telecoaching guidato dall’infermiere rafforza i comportamenti di cura di sé e migliora la qualità della vita in questa tipologia di pazienti.
Il contesto e il punto di partenza
Nel 2017 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che l’80% degli eventi di infarto del miocardio sarebbe evitabile andando ad agire sui fattori di rischio e sui comportamenti self-care. Per questo è importante che i professionisti della salute inizino un percorso con il paziente per implementare le conoscenze, rinforzare i comportamenti alimentari e di stile di vita, allo scopo di evitare recidive. A causa della situazione dovuta al Covid-19, che spesso ha reso i follow-up intraospedalieri difficili da svolgere, nasce la necessità che sia “l’ospedale” a raggiungere i pazienti, soprattutto per coloro che risiedono lontano. Il telefono si è rivelato un mezzo efficace per raggiungere, comunicare e aiutare i pazienti nella gestione della patologia, poiché si tratta di uno strumento che al giorno d’oggi la maggior parte delle persone possiede.
Le caratteristiche dello studio
Per condurre questa revisione sistematica gli autori hanno svolto la loro ricerca nel 2020 sui principali database. Gli studi inclusi sono quelli che riguardavano i pazienti dimessi con diagnosi di infarto del miocardio, che avevano ricevuto un intervento di educazione tramite contatto telefonico da parte di un infermiere in più del 50% dei casi. Il telecoaching infermieriestico prevedeva interventi a carattere educativo, di supporto psico-sociale e di gestione dei sintomi. Il gruppo di controllo per l’intervento era costituito da quei pazienti che avevano ricevuto l’intervento educativo faccia a faccia. Gli outcome valutati, e poi presi in considerazione dai revisori, sono la qualità della vita e i comportamenti di cura di sé tramite la somministrazione di scale di valutazione. Gli rct sono stati valutati metodologicamente con la scala Jadad modificati.
I risultati ottenuti
Sono stati vagliati 1207 studi. Dopo lo screening di titolo e abstract, sono stati letti interamente 88 articoli che rispettavano i criteri di eleggibilità. A seguito della lettura del full text, sono stati esclusi 74 articoli. Dei 14 studi inclusi, ne sono stati esclusi 2 per insufficienza di dati, alla fine 12 studi sono stati inclusi nella revisione, 8 che riguardavano l’efficacia del telecoaching nella qualità di vita e 4 per l’outcome comportamenti di cura di sé. Gli effetti del telecoaching, rispetto a questi due outcome, sono risultati statisticamente significativi.
I limiti dello studio
La revisione include solamente 12 studi. Per il futuro sarebbe utile condurre ulteriori studi che abbiano un campione più grande, in modo da investigare quanti interventi educativi telefonici siano necessari per avere un effetto positivo e in quale momento dopo la dimissione sarebbe corretto collocare le chiamate. Avere più studi aiuterebbe anche a risolvere il dibattito all’interno della letteratura riguardo agli effetti del telecoaching infermieristico.
Le prospettive e i risvolti pratici
L’introduzione del telecoaching infermieristico è un nuovo approccio per la continuità di cura tra ospedale e territorio. Le persone portatrici di patologie croniche hanno la necessità di un supporto sanitario personalizzato. Il telecoaching infermieristico permetterebbe di raggiungere una grande quantità di pazienti, anche a costi ridotti. Con l’implementazione di questa attività si potrebbe, inoltre, studiare la correlazione con ulteriori outcome.
A cura di Nicole Bossoni e Carmela Rinaldi