Riferimento bibliografico

Hanlon P, Fauré I, Corcoran N, Butterly E, Lewsey J, McAllister D, Mair FS. Frailty measurement, prevalence, incidence, and clinical implications in people with diabetes: a systematic review and study-level meta-analysis. Lancet Healthy Longev. 2020 Dec;1(3):e106-e116.

In sintesi

La fragilità costituisce una condizione di vulnerabilità dello stato di salute della persona. Nel soggetto anziano con diabete mellito, la fragilità è un elemento critico di evoluzione della malattia. I risultati di questa review meta-analitica suggeriscono che, in questa fascia di pazienti, procedure di identificazione e valutazione dello stato di fragilità dovrebbero essere incorporate nei protocolli di gestione del diabete per migliorarne la cura.

Contesto e punto di partenza

La disabilità e la sua condizione antecedente, la fragilità, pregiudicano il raggiungimento di un invecchiamento sano. Sebbene la fragilità non sia universale fra gli anziani e possa manifestarsi anche in fasce più giovani della popolazione in presenza di malattie croniche, essa predispone a un’aumentata vulnerabilità verso esiti negativi per la salute. Il diabete mellito, una malattia cronica multi-sistemica, giunge a interessare il 30% delle persone anziane nelle quali, spesso, si accompagna a fragilità e disabilità. Le attuali raccomandazioni invocano il perseguimento di target glicemici meno aggressivi in condizione di anzianità o fragilità, a causa della minore aspettativa di vita e maggior rischio di ipoglicemia. Uniformare le definizioni operative di fragilità e verificare il legame con gli esiti clinici può contribuire a migliorare inquadramento e cura del diabete nell’anziano.

Le caratteristiche dello studio

Questo studio rappresenta una revisione sistematica e meta-analisi di studi osservazionali incentrati sullo studio della fragilità e delle sue conseguenze in pazienti anziani con diabete mellito, valutandone la prevalenza, l’incidenza e gli esiti, sia generici (mortalità) che specifici (ipoglicemia). Su 3038 pubblicazioni iniziali, gli studi usati per questa review sono stati 118 ed i risultati sono stati analizzati mediante meta-analisi se possibile o attraverso una sintesi narrativa se ottenuti in popolazioni troppo eterogenee per consentire la meta-analisi.

I risultati ottenuti

L’età mediana delle popolazioni incluse era 72.8 anni. Negli studi inclusi, è stata utilizzata un’ampia gamma di misure di fragilità, corrispondente a 20 misure diverse. Le misure di fragilità più comunemente utilizzate sono risultate il fenotipo di fragilità (58%), la fragilità (14%) e la scala di fragilità (8%). Nonostante queste discrepanze metodologiche, la fragilità è risultata comune nel diabete. Infatti, usando il fenotipo di fragilità, la prevalenza mediana di fragilità è risultata pari al 13%. In studi su comunità, la prevalenza di fragilità è risultata compresa fra 10% e 25% in persone diabetiche di età superiore ai 60 anni. I risultati hanno evidenziato che la fragilità è costantemente associata a mortalità (93%), a ricovero ospedaliero (100%) e a disabilità (100%). Inoltre, sono state evidenziate associazioni fra fragilità e eventi ipoglicemici, complicanze microvascolari e macrovascolari, ridotta qualità della vita e deterioramento cognitivo.

Limiti dello studio

La letteratura sull’argomento è discrepante e gli studi raccolti hanno presentato eterogeneità in termini di  caratteristiche ambientali, demografiche e criteri di inclusione. I dati provenienti da paesi a reddito basso o medio-basso sono insufficienti, e ciò rappresenta un limite importante della letteratura considerando la crescente prevalenza di diabete e di soggetti anziani in molti paesi. Scarsa attenzione è stata inoltre posta alla relazione tra emoglobina glicata (HbA1c) e esiti sfavorevoli in individui fragili rispetto ai non fragili, e solo uno studio ha valutato la relazione tra fragilità e ipoglicemia.

Quale la novità

I risultati suggeriscono che il diabete è un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione della fragilità. Identificare e valutare la fragilità dovrebbe diventare una consuetudine nella gestione e cura del diabete particolarmente finalizzata al paziente anziano.

Quali le prospettive

Esiste incertezza su come identificare, misurare e gestire la fragilità, anche nel contesto del diabete. È inoltre necessaria una comprensione più sfumata di come la fragilità debba essere identificata e caratterizzata, comprese le implicazioni della scelta della misura della fragilità. Ciò è particolarmente importante se si vuole che i medici identifichino le persone che potrebbero beneficiare delle raccomandazioni guida per la gestione del diabete nel contesto della fragilità. Parlando di obiettivi glicemici, la scarsità di studi che esplorano la relazione tra fragilità, HbA1c e risultati clinici riflette una disparità di ricerca che merita approfondimenti. Poiché la fragilità è prevalente anche nelle persone di mezza età con diabete, è necessario esplorare le implicazioni cliniche della fragilità in una fascia di età più ampia, poiché la base per le attuali raccomandazioni guida si basa sulle osservazioni delle popolazioni più anziane.

A cura di Paolo Marzullo

Immagine in evidenza creata da xb100 – it.freepik.com


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