Riferimento bibliografico
Strain T, Wijndaele K, Dempsey PC et al. Wearable-device-measured physical activity and future health risk.
Nature Medicine 2020; 26: 1385–1391.
In sintesi
Il crescente utilizzo da parte della popolazione generale di dispositivi che monitorano l’attività fisica può diventare un interessante strumento per studi e approfondimenti. Tramite un approccio di network harmonization, infatti, le generiche raccomandazioni all’esecuzione costante e regolare di sport trovano una base scientifica: lo svolgimento di attività fisica a modalità intensa è correlato a una mortalità ridotta.
Il contesto e il punto di partenza
Negli ultimi anni l’interesse verso l’uso di dispositivi indossabili in grado di misurare l’attività fisica svolta appare in forte crescita. Questi sistemi danno la possibilità agli utenti di misurare i propri livelli di consumo energetico e di osservare le variazioni d’intensità durante i diversi esercizi.
Attualmente, le principali linee guida internazionali per la prevenzione della mortalità nella popolazione generale raccomandano in modo univoco lo svolgimento di un buon regime di esercizio fisico. Il volume (definito come il prodotto dell’intensità per il tempo) e l’intensità di questa attività, tuttavia, non sono indicati in modo preciso e sono, inoltre, difficilmente standardizzabili.
Definendo come PAEE (Physical Activity Energy Expenditure) il consumo energetico durante attività fisica e come MVPA (Moderate- to- Vigorous- intensity Physical Activity) il parametro di variazione del PAEE ad attività moderata e intensa, lo studio si pone l’obiettivo di analizzare la relazione tra questi parametri misurati con i dispositivi indossabili e la mortalità per tutte le cause (all- cause mortality).
Caratteristiche dello studio
Lo studio, usando un approccio di network harmonization (che indica l’utilizzo di dati di validità esistenti per arrivare a un nuovo modello indiretto senza necessità di un nuovo studio), unisce i dati raccolti tramite studi effettuati con accelerometri posti sul polso della mano dominante.
Il numero totale della popolazione in analisi è 96.476, appartenenti alla UK Biobank, con età media di 62 anni e 56% di sesso femminile. Tra questi, 732 sono deceduti durante i 3 anni di follow up.
I risultati ottenuti
Livelli più alti di PAEE, a MVPA costante, si correlano a un rischio minore di mortalità per tutte le cause. Parimenti, livelli più alti di MVPA, a PAEE costante, sono associati allo stesso rischio ridotto di mortalità per tutte le cause.
Questi risultati fanno emergere che non solo è adeguato svolgere attività fisica nella popolazione generale, ma anche che è consigliabile svolgerla con un dispendio energetico alto e a intensità alta.
Quale la novità
Questo studio dimostra che i benefici dell’attività fisica in termini di riduzione della mortalità generale possono essere confermati anche tramite dispositivi indossabili, ormai di largo impiego.
Quali le prospettive
Partendo da questa analisi, futuri studi potranno confermare questi risultati su altre popolazioni, allungare il periodo di follow up, modificare o approfondire i parametri esaminati. In ogni caso, i dispositivi indossabili si sono dimostrati validi strumenti per una prevenzione agevole, funzionale e personalizzata.
A cura di Alessio Baricich e Daria Cuneo