Riferimento bibliografico
Brooke-Wavell K, Skelton DA, Barker KL, Clark EM, De Biase S, Arnold S, Paskins Z, Robinson KR, Lewis RM, Tobias JH, Ward KA, Whitney J, Leyland S. Strong, steady and straight: UK consensus statement on physical activity and exercise for osteoporosis. Br J Sports Med. 2022 May 16;56(15):837–46.
In sintesi
Una recente guida inglese su esercizio e osteoporosi fornisce nuove indicazioni in merito all’appropriata intensità degli interventi basati sull’esercizio fisico per pazienti con diagnosi di osteoporosi e in merito alla pericolosità reale legata a particolari tipi di esercizio o attività. La guida fornisce anche suggerimenti pratici su come modificare l’attività fisica in gruppi specifici di pazienti a rischio di frattura.
Il contesto e il punto di partenza
L’esercizio e l’attività fisica offrono dei benefici nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi in termini di riduzione del rischio di fratture perché favoriscono l’allenamento di strategie di prevenzione delle cadute e incrementano la densità minerale ossea. Alcune linee guida internazionali suggeriscono una serie di esercizi e attività sicuri ed efficaci per la salute delle ossa. Tuttavia, persiste dell’incertezza riguardo a cosa sia veramente sicuro, sia tra i pazienti che tra i professionisti sanitari, che finiscono col preoccuparsi che l’attività fisica possa aumentare il rischio di frattura. Ne risulta che i pazienti con diagnosi di osteoporosi riducono il loro livello di attività fisica invece di intensificarlo.
Le caratteristiche dello studio
Questo consensus statement è stato scritto con l’intento di fornire una guida aggiornata sullo svolgimento dell’esercizio a dell’attività fisica nella prevenzione e trattamento dell’osteoporosi in modo da ottimizzare la resistenza del tessuto osseo, ridurre il rischio di caduta e frattura, migliorare la postura e trattare i sintomi dovuti a frattura vertebrale, minimizzando il rischio potenziale di frattura nei pazienti con osteoporosi. Per ottenere il documento sono stati consultati gli stakeholders (pazienti con osteoporosi, professionisti sanitari, istruttori, infermieri specializzati in trattamento dell’osteoporosi). Un gruppo multidisciplinare di esperti composto da medici, fisioterapisti, infermieri e accademici ha revisionato meta-analisi, linee guida internazionali e revisioni sistematiche per formare le raccomandazioni. Qualora l’evidenza scientifica non fosse presente, gli esperti si sono avvalsi di studi individuali o opinioni di esperti e le raccomandazioni sono state formulate attraverso il consenso.
I risultati ottenuti
Al termine delle analisi, gli autori hanno confermato che l’attività fisica e gli esercizi offrono benefici potenziali multipli per i soggetti con osteoporosi: essi possono favorire in maniera modesta il rinforzo del tessuto osseo, migliorano la forza muscolare e l’equilibrio, di conseguenza riducono il rischio di cadute e di fratture e la cifosi dorsale, con ricadute favorevoli sul dolore e sull’autostima. L’inattività non aumenta solo il rischio di cadute, ma anche quello di molte altre condizioni di salute, pertanto è importante svolgere esercizio anche se i soggetti con osteoporosi sono sottoposti a trattamento farmacologico. Lo studio fornisce un’analisi aggiornata degli eventi avversi riportati durante gli esercizi: non sono stati riportati danni in maniera consistente, e anche se un piccolo numero di fratture sono state registrate durante lo svolgimento dell’esercizio, i benefici superano i rischi. Il consenso raccomanda l’esercizio per promuovere il rinforzo dell’osso per tutti i soggetti con osteoporosi, in particolare: l’attività fisica e gli esercizi volti al rinforzo muscolare sono raccomandati due o tre giorni a settimana e, per un massimo beneficio, il rinforzo muscolare dovrebbe includere un allenamento con carichi crescenti progressivi. L’esercizio deve essere indirizzato a tutti i gruppi muscolari e le persone dovrebbero evitare periodi prolungati di sedentarietà durante il giorno. In aggiunta, ai soggetti che non hanno riportato fratture vertebrali o micro-fratture multiple è raccomandato di svolgere esercizi con impatto moderato per la maggior parte dei giorni per promuovere il rinforzo dell’osso (per esempio camminare battendo i piedi, fare jogging, saltare da livelli bassi, saltellare) includendo almeno 50 impatti per sessione. Per i soggetti con osteoporosi che hanno avuto episodi di fratture gli esercizi con impatto sono raccomandati almeno per 150 minuti alla settimana fino al livello di una camminata veloce. La consulenza del fisioterapista è raccomandata per impostare programmi individuali di esercizio per l’allenamento progressivo ad esercizi con impatto e di rinforzo per assicurare la corretta tecnica di esecuzione almeno all’inizio di ogni nuovo programma di attività. Per tutte le persone affette da osteoporosi è consigliata l’attività fisica o l’esercizio fisico per migliorare l’equilibrio (comprese attività come Tai Chi, danza, yoga e Pilates) almeno due volte a settimana per ridurre il rischio di cadute soprattutto in età avanzata. Alle persone che cadono ripetutamente o che hanno iniziato a evitare l’attività a causa della paura di cadere si raccomandano esercizi individualizzati, specifici e da svolgersi sotto la supervisione di un professionista della salute o dell’esercizio fisico in modo che gli esercizi risultino altamente impegnativi per l’equilibrio, senza aumentare il rischio di caduta. È sempre raccomandato un approccio positivo e rassicurante all’esercizio e all’attività fisica da parte del professionista per ridurre la paura. L’allenamento all’equilibrio e alla forza è raccomandato per 3 ore a settimana per almeno 4 mesi. In particolare sono indicati i programmi Otago o Falls Management Exercise (FaME). Il Consensus Statement consiglia esercizi per aumentare la forza muscolare della schiena per migliorare la postura e sostenere la colonna vertebrale. Gli esercizi andrebbero ripetuti 3-5 volte e mantenuti per 3-5 secondi almeno due volte a settimana. Tuttavia, la flessibilità e la funzionalità rimangono importanti e dovrebbero essere incoraggiate. Sono consigliate tecniche di sollevamento sicure piuttosto che istruzioni come “non sollevare” o “sollevare solo fino a un peso specifico”. Il “hip hinge” (utilizzo della cerniera dell’anca e non del tratto lombare basso) è una tecnica semplice per piegarsi in sicurezza che può essere praticato e integrato in tutti i movimenti quotidiani. Qualsiasi movimento o esercizio che fa curvare eccessivamente la schiena, specialmente con un carico aggiunto, dovrebbe essere modificato o evitato. I movimenti, anche le torsioni, sono sicuri se eseguiti in modo fluido e entro un range confortevole, coinvolgendo i muscoli addominali. Per precauzione, dovrebbero essere prese in considerazione alternative agli esercizi come il “roll down” e il “curl up” in Pilates. L’esercizio di rinforzo per i muscoli della colonna vertebrale, può ridurre il dolore e la cifosi, e ridurre i rischi di cadute e fratture. I professionisti dovrebbero spiegare come l’esercizio agisce per ridurre il mal di schiena, poiché le persone temono che l’esercizio fisico possa peggiorare il dolore. Nei soggetti con fratture vertebrali è consigliato sia il rinforzo muscolare globale e dei muscoli della colonna vertebrale che l’allenamento dell’equilibrio, però le attività con impatto andrebbero essere mantenute a un’intensità non superiore alla camminata veloce, fatte salve indicazioni personalizzate. I dolori alla schiena possono anche trarre beneficio dall’esercizio del pavimento pelvico o dall’idroterapia.
Limiti dello studio
Il livello di evidenza per gli studi su soggetti che hanno fratture pregresse è basso: ci sono prove incoerenti che l’esercizio fisico possa giovare al dolore, alla funzione fisica e alla qualità della vita. Molte delle raccomandazioni per questo gruppo si basano quindi sul consenso piuttosto che sull’evidenza. I soggetti interessati dagli studi sono prevalentemente bianchi e donne. Inoltre, non è stata fatta una valutazione economico-sanitaria. Molti studi hanno campioni di piccole dimensioni, quindi gli autori si sono affidati alle meta-analisi dei dati raccolti da più studi. Questo potrebbe causare problemi con gli interventi basati sull’esercizio legati all’eterogeneità dei diversi tipi di intervento (intensità, frequenza e volume dell’esercizio o caratteristiche della popolazione). La selezione degli studi usati per le meta-analisi presenta differenze nelle strategie di ricerca, nei criteri di inclusione ed esclusione e nelle classificazioni degli esercizi, producendo a volte risultati contrastanti. Infine, la maggior parte degli studi si è concentrata sulla densità minerale ossea, ma adattamenti localizzati nell’osso potrebbero non essere paralleli ai cambiamenti nella forza ossea.
Quali le novità
Questo Consensus Statement fornisce dei suggerimenti aggiornati, chiari e realistici per le persone affette da osteoporosi e per gli operatori sanitari che lavorano con loro in merito alle prove e alla sicurezza dell’esercizio fisico. Gli autori hanno fornito una sintesi pragmatica di esercizi e attività sportive, suggerendo un programma di esercizi dose-efficace e sicuro per le persone con osteoporosi.
Quali le prospettive
Sulla base dei risultati delle analisi del presente studio e dei research gap evidenziati, per garantire un’efficace implementazione di programmi di esercizio con l’approccio “strong, steady and straight” sarà necessario dimostrare l’impatto economico-sanitario per giustificare l’investimento nei programmi basati sull’attività fisica per l’osteoporosi. Fattori chiave che possono facilitarne l’implementazione includono l’identificazione e la gestione appropriate e tempestive delle persone che vivono con l’osteoporosi da parte dei fornitori di cure primarie e secondarie, la fornitura di interventi di esercizio conformi ai requisiti basati sull’evidenza tenendo presente la complessità di fornire più programmi di esercizio per diverse condizioni a lungo termine nel contesto di risorse limitate, oltre a mantenere l’aderenza agli interventi di esercizio (a breve termine e a lungo termine). I programmi di esercizi per l’osteoporosi devono considerare l’educazione e l’alfabetizzazione fisica, il supporto e la definizione degli obiettivi, le strategie di motivazione, le tecniche di cambiamento dello stile di vita e prendere in considerazione i bisogni e le preferenze delle persone. Ultima considerazione, ma non per importanza: è necessaria un’infrastruttura per misurare e monitorare la qualità del servizio e i miglioramenti. A cura di Elisabetta Bravini e Carmela Rinaldi