Riferimento bibliografico

Sambou, M.L., Zhao, X., Hong, T. et al. Investigation of the relationships between sleep behaviors and risk of healthspan termination: a prospective cohort study based on 323,373 UK-Biobank participants. Sleep Breath (2021). Published online May 06, 2021. doi: 10.1007/s11325-021-02394-0

 

In sintesi

È stato dimostrato che abitudini scorrette nella gestione del sonno possono costituire dei fattori di rischio per la riduzione della durata della vita, ma la lifestyle medicine può essere utile ad attenuarne gli effetti.

Il contesto e il punto di partenza

Le abitudini del sonno sono indicatrici cruciali dello stato di salute, e sono considerate fattori predittivi di numerose patologie. Abitudini scorrette come la durata del sonno troppo breve o troppo lunga e l’insonnia sono potenzialmente in grado di alterare numerose funzioni corporee, contribuendo alla formazione di aterosclerosi, ad un incremento delle risposte infiammatorie, a malattie cardiovascolari (MCV) e allo stress ossidativo. Inoltre, l’eccessiva sonnolenza diurna è stata associata a eventi dannosi come ictus, infarto del miocardio (IM), malattie cardiovascolari, diminuzione della qualità della vita e incidenti sul lavoro.

Le caratteristiche dello studio

Un recente studio prospettico condotto su oltre trecentomila soggetti sani – arruolati dal 2006 al 2010 nel Regno Unito e seguiti fino al 2016 – ha analizzato 4 fattori comportamentali del sonno, raramente inclusi in altri studi precedenti, che comportano il rischio di interruzione dello stato di salute. L’interruzione dello stato di salute è stata definita sulla base di 8 eventi (insufficienza cardiaca, infarto miocardico, broncopneumopatia cronica ostruttiva, ictus, demenza, diabete, cancro e morte), tutti fortemente associati alla longevità. 

I risultati ottenuti

Lo studio ha dimostrato che i fattori comportamentali del sonno ad alto rischio, come l’eccessiva sonnolenza diurna, fare abitualmente un pisolino diurno, sperimentare abitualmente insonnia e la difficoltà ad alzarsi dal letto al mattino, aumentano il rischio di interruzione della salute. Inoltre, le analisi hanno dimostrato che alcuni fattori, come avere un corretto indice di massa corporea, non fumare e seguire una dieta sana, possono diminuire il rischio legato alle scorrette abitudini del sonno sulla riduzione della durata della vita.

Limiti dello studio

Lo studio ha coinvolto principalmente soggetti caucasici, pertanto i risultati non possono essere estesi a tutte le altre etnie. Gli strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni sui comportamenti del sonno sono stati questionari autosomministrati, che non garantiscono la veridicità delle risposte. 

Quali le novità

Per la prima volta uno studio ha studiato l’associazione esistente tra questi quattro comportamenti del sonno e la lunghezza della vita attraverso uno studio prospettico di coorte tanto ampio.

Le prospettive future

L’aderenza a un comportamento sano del sonno è significativa per l’estensione della durata della vita e della vita in salute. Alla luce delle conclusioni di questo studio, emerge che anche altri interventi di Lifestyle medicine potrebbero venire in aiuto nel contrastare i rischi di salute associati alle cattive abitudini del sonno, qualora non si riuscisse ad intervenire direttamente sul di esso (come succede per i lavoratori turnisti). 

 

A cura di Elisabetta Bravini e Carmela Rinaldi


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