Aging Project si congratula con i membri del comitato editoriale Alessio Baricich, Mattia Bellan e Alberto Dal Molin, nominati dal 1 ottobre Professori Associati al Dipartimento di medicina traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale. In particolare, Alessio Baricich è adesso Professore Associato nel settore scientifico disciplinare MED/34 (Medicina Fisica e Riabilitativa), Mattia Bellan nel settore scientifico disciplinare MED/09 (Medicina Interna) e Alberto Dal Molin del settore scientifico disciplinare MED/45 (Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche). Tutti e tre fanno parte del comitato editoriale Aging Project: conosciamoli meglio.
Il professor Baricich è medico chirurgo e specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione. Svolge attività clinica e di ricerca nell’ambito del trattamento dei pazienti affetti da disabilità di origine neurologica, dei disturbi del movimento e del dolore muscolo-scheletrico in ambito riabilitativo. È coordinatore di programmi di attività fisica adattata finalizzati alla promozione dell’attività motoria, alla prevenzione dell’ipomobilità e al mantenimento dello stato di salute. In più è fellow dell’European Board of Physical and Rehabilitation Medicine, membro della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica. Socio aggregato della Federazione Medico Sportiva Italiana.
Il professor Bellan è medico chirurgo e specialista in Medicina Interna. Svolge attività clinica nell’ambito della Medicina Interna e dell’Ambulatorio di Immunoreumatologia ed è impegnato in attività di ricerca volte a comprendere meglio le patologie reumatiche dell’anziano, oltre che gli aspetti clinici relativi al paziente internistico ospedalizzato.
Il professor Dal Molin è infermiere dirigente presso la Direzione delle Professioni Sanitarie dell’AOU Maggiore della Carità di Novara, svolge attività di ricerca nell’ambito delle scienze infermieristiche alla Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale. Tra le sue aree di interesse c’è la valutazione dell’efficacia di interventi assistenziali e la conduzione di studi sulle valutazioni di impatto di interventi organizzativi.
L’invecchiamento attivo come fulcro della salute
Abbiamo chiesto ai tre neo-associati un commento, e soprattutto che ruolo avesse l’invecchiamento nella loro attività di ricerca e didattica. “Questa nomina rappresenta una grande soddisfazione per noi e la possibilità di includere sempre di più l’invecchiamento sano nei programmi di ricerca e nella formazione di futuri medici e infermieri” commentano i membri del comitato editoriale. In particolare, concordano su come l’invecchiamento sia un aspetto molto importante delle loro attività cliniche e di ricerca. “Gli aspetti legati all’invecchiamento sono cruciali nella gestione clinica del paziente con disabilità cronica” dice Baricich, “allo stesso modo, i pazienti internistici ospedalizzati sono in gran parte soggetti anziani, e la nostra sfida quotidiana è quella di migliorarne l’aspettativa di vita e, soprattutto la qualità della vita” aggiunge Bellan. “La presa in carico del paziente deve essere focalizzata sull’intera persona, e in questo contesto l’invecchiamento attivo può giocare un ruolo chiave nella promozione della salute”, conclude Dal Molin.