Si è recentemente concluso il congresso “Aging in Progress: dalla ricerca di base all’applicazione sul territorio“, un evento di grande rilievo che ha riunito esperti internazionali per affrontare uno dei temi più attuali e cruciali: l’invecchiamento della popolazione e le sfide legate alle malattie croniche.
L’evento, promosso dall’Università del Piemonte Orientale e organizzato con la supervisione del comitato scientifico coordinato da Mattia Bellan e Carmela Rinaldi, si è svolto in tre giornate ricche di contenuti.
Durante i primi due giorni, dedicati alla comunità scientifica, si sono approfonditi temi come i modelli organizzativi e assistenziali innovativi, le principali patologie legate all’età avanzata, e le nuove prospettive farmacologiche e tecnologiche per un invecchiamento sano.
Un panel specifico ha inoltre trattato le differenze di genere, evidenziando come uomini e donne invecchino in modo differente e come ciò si rifletta nei bisogni assistenziali.
L’ultimo giorno ha aperto le porte ai cittadini, offrendo un’occasione di divulgazione su innovazioni, dispositivi tecnologici e sostenibilità alimentare. Tra i momenti più significativi, il professor Silvio Garattini ha condiviso la sua esperienza sul tema “invecchiare in salute”, mentre Carmela Rinaldi e Giulia Candiani hanno presentato il Progetto Aging, evidenziando l’importanza di risorse come il sito web dedicato, la Biobanca UPO e il Novara Cohort Study.
Il congresso ha anche celebrato i successi del Progetto Aging, nato nel 2018 con l’obiettivo di riunire competenze trasversali in biologia, epidemiologia e scienze etico-sociali. Questo progetto è stato determinante per ottenere la certificazione di eccellenza dal Ministero dell’Università e della Ricerca, a conferma della leadership dell’Ateneo nel campo dell’invecchiamento e della medicina traslazionale.
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