Quando la stagione fertile di una donna volge al termine, si verificano importanti modificazioni dell’equilibrio ormonale, conosciute col nome di menopausa. Tra i sintomi più noti e fastidiosi che caratterizzano questa fase della vita ci sono le vampate di calore (in inglese hot flashes).
Ben l’80% delle donne in menopausa sperimenta vampate di calore. Esse sono dovute a uno squilibrio vasomotorio di durata e frequenza variabili e sono spesso descritte come un’improvvisa sensazione di calore al petto, al viso e alla testa, seguita da arrossamento, sudorazione e talvolta brividi.
Le vampate di calore e la sudorazione che si verificano durante la notte possono addirittura ostacolare il buon riposo notturno. Le stime della durata di questi sintomi, provenienti da uno studio a lungo termine su donne di diverse etnie che si trovano nella transizione della menopausa, confermano ciò che molte donne già sperimentano in prima persona: il fenomeno può andare andare avanti per anni e mettere a dura prova la salute e il benessere di una persona.
Alcune donne hanno maggiori probabilità di avere vampate di calore a lungo termine rispetto ad altre. Coloro che avvertono le prime vampate prima della fine del ciclo mestruale hanno un’alta probabilità di averle per una media di 9-10 anni. Quando invece iniziano dopo l’ultimo ciclo mestruale, la durata media è solo di circa tre anni e mezzo. È stato osservato che le donne fumatrici (ma anche le ex-fumatrici), sovrappeso, stressate, depresse o ansiose presentano vampate per un periodo più lungo.
Cosa si può fare per ridurre le vampate di calore
Innanzitutto, occorre dare una bella regolata al proprio stile di vita. Smettere di fumare, fare esercizio fisico costante, ridurre il BMI (indice di massa corporea) ed evitare i grassi di origine animale sono già un grande passo avanti. Certo, si potrebbe osservare che queste sono regole generali, ma sicuramente sono efficaci nel caso specifico di cui stiamo parlando.
Inoltre, sarebbe bene stare lontane da caffeina, alcol, bevande troppo calde e cibi piccanti.
Anche gli esercizi di respirazione profonda quando inizia una vampata ha mostrato una grande efficacia.
Si possono anche seguire corsi che insegnino tecniche di controllo dello stress, come la meditazione e la consciousness, lo yoga e il Tai Chi.
E se le vampate di calore permangono?
Il trattamento più efficace è la terapia ormonale sostitutiva (TOS), sebbene in alcuni casi presenti aspetti negativi.
Dopo un’iniziale fortuna, la TOS sta conoscendo in questi anni un momento di calo. Attualmente solo il 4% delle donne in menopausa fa la TOS. Ciò è purtroppo dovuto al fatto che uno studio condotto negli USA con dosaggi elevati e farmaci che i medici italiani oggi non utilizzano più, ha mostrato effetti indesiderati quali l’aumento del rischio di varie patologie, come infarto, trombosi e tumore del seno. Oggi, in Italia, la TOS non deve fare più paura, anche se si preferisce prescriverla solo alle donne con maggiore rischio di osteoporosi e di eventi cardiovascolari, o a chi è entrata precocemente in menopausa spontaneamente o a causa di un intervento chirurgico. Una particolare attenzione va data alla via di somministrazione dei farmaci, che va scelta in base alle condizioni e necessità della donna.
Esistono cure naturali?
Se i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti per migliorare i sintomi e la TOS è considerata non necessaria, le opzioni non ormonali potrebbero funzionare. I prodotti di estrazione naturale sono molto utilizzati: fino al 75% delle donne in menopausa ne fa uso, con risultati alterni. Sarebbero necessari studi più approfonditi per chiarirne l’efficacia e i meccanismi d’azione. Quelli che hanno mostrato una certa validità sono i prodotti contenenti fitoestrogeni come quelli a base di soia, trifoglio rosso e cimicifuga racemosa. Anche il resveratrolo ha mostrato la capacità di rallentare la frequenza delle vampate.
È comunque importante sottolineare che un rimedio, farmacologico o naturale che sia, va sempre prescritto dal medico. È meglio evitare, pertanto, i consigli di Internet o di un’amica, perché ogni persona ha le sue caratteristiche individuali e solo una visita accurata può consentire di prendere la giusta decisione.
A cura di Claudio Molinari