Il ruolo del BDNF su marcatori di modulazione dell'invecchiamento
Recentemente è stato dimostrato un legame importante tra l’invecchiamento cerebrale e una classe di fattori di crescita/sopravvivenza chiamati neurotrofine. In particolare, il fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF, brain-derived neurotrophic factor) svolge un ruolo fondamentale durante la perdita sinaptica legata all’età, prevenendo l’atrofia cerebrale e il declino cognitivo. Lo scopo del presente studio era quello di studiare se l’utilizzo di basse dosi di BDNF SKA (sequentially kinetic activated) fosse in grado di contrastare alcuni meccanismi alla base della degenerazione e dell’invecchiamento del tessuto nervoso, aumentando i meccanismi di protezione endogena. Sono stati effettate sperimentazioni in vitro e in vivo per valutare la capacità del BDNF SKA di proteggere e rigenerare le vie molecolari legate alla sopravvivenza, studiando l’assorbimento intestinale in vitro e la funzione cerebrale in vivo. I nostri risultati preliminari mostrano che BDNF SKA è in grado di indurre la produzione endogena di BDNF, usando il suo recettore TrkB e influenzando l’espressione dell’apolipoproteina E. Inoltre, il BDNF SKA ha avuto effetti sulle proteine β-amiloide e Sirtuin 1, confermando l’ipotesi di un fine effetto regolatore endogeno esercitato dal BDNF SKA nel mantenimento della salute dei neuroni e degli astrociti. Per questo motivo, un cambiamento nel turnover del BDNF è considerato un fattore positivo contro l’invecchiamento cerebrale.
Riferimento:
Molinari C, Morsanuto V, Ruga S, Notte F, Farghali M, Galla R, Uberti F. The Role of BDNF on Aging-Modulation Markers.Brain Sci 2020; 10(5): 285.