Una telefonata contro la solitudine nella pandemia

Uno studio su Jama Psychiatry ha dimostrato l’efficacia di un semplice programma di chiamate telefoniche per contrastare la solitudine degli anziani.

La solitudine degli anziani è stato uno degli effetti collaterali della pandemia e delle misure di distanziamento sociale, un effetto collaterale che diventa un pericoloso fattore di rischio per numerose patologie oltre che per una maggiore mortalità.

Uno studio americano, pubblicato su Jama Psychiatry ha testato un semplice programma per contrastare la solitudine attraverso un servizio di chiamate telefoniche: un intervento di facile riproduzione, che non coinvolge personale sanitario ma cittadini volontari, in un momento in cui la pandemia costringe il personale sanitario a concentrarsi su altre priorità.

I partecipanti allo studio randomizzato, 240 divisi in due bracci, sono stati scelti tra gli utenti di Meals on Wheels Central Texas un’associazione che fornisce pasti a domicilio ad anziani e persone con disabilità.
I cittadini incaricati delle telefonate sono stati formati con una sessione in videoconferenza di 1 ora, una simulazione video e altri materiali informativi: sono stati forniti gli elementi per condurre una conversazione empatica, che desse prioritò all’ascolto e all’elicitazione degli argomenti preferiti dall’anziano. In un primo tempo le telefonate sono state quotidiane, in seguito la frequenza è stata definita insieme all’anziano.

Il confronto con il gruppo di controllo, che non ha ricevuto nessun intervento, ha dimostrato un miglioramento nella salute mentale generale, una riduzione di solitudine, depressione e ansia nei partecipanti dopo le 4 settimane di intervento.