Screening della fibrillazione atriale: le raccomandazioni aggiornate della USPSTF

La United States Preventive Services Task Force (USPSTF), gruppo indipendente di esperti in cure primarie, prevenzione ed evidence-based medicine, ha recentemente aggiornato le raccomandazioni sullo screening per la fibrillazione atriale.

La fibrillazione atriale può essere scoperta tramite auscultazione del cuore con uno stetoscopio, misurazione del polso, elettrocardiogramma (ECG) o utilizzando un dispositivo programmato per rilevare battiti cardiaci irregolari. Questi dispositivi includono bracciali per la pressione sanguigna, pulsossimetri, nonché i moderni smart-watches.

Nel 2018, la USPSTF aveva pubblicato un rapporto riguardo lo screening elettrocardiografico (ECG) per la fibrillazione atriale concludendo, sulla base degli studi analizzati, che non vi erano prove sufficienti riguardo al beneficio di uno screening in adulti asintomatici con età superiore a 65 anni.

A tre anni di distanza, è stata aggiornata la valutazione, includendo ulteriori test di screening oltre all’ECG, su  una popolazione di adulti con età superiore a 50 anni. Ciò nonostante, l’attuale Dichiarazione di Raccomandazione conclude nuovamente dicendo che le prove attuali non sono sufficienti per valutare rischi-benefici dello screening per la FA.

Rispetto al 2018 le novità riguardano due ampi studi randomizzati: lo studio STROKESTOP che, dopo un follow-up medio di 6,9 anni, confrontava un gruppo di partecipanti invitati a eseguire ECG intermittente per 14 giorni di screening e un gruppo controllo, e lo studio LOOP, che valutava il ruolo dei registratori di loop impiantabili in pazienti di età compresa tra 70 e 90 anni senza fibrillazione atriale nota. Sebbene sia stato dimostrato un piccolo beneficio per lo screening, il primo studio è stato giudicato di qualità discreta dalla USPSTF per mancanza di mascheramento dell’intervento, mentre il secondo studio non soddisfaceva i criteri di inclusione della evidence-review.

Molte domande sullo screening della fibrillazione atriale sono ancora senza risposta e mancano prove solide in grado di approvare o sconsigliare con certezza lo screening nella popolazione asintomatica. Nonostante questo, c’è grande entusiasmo e ottimismo sul futuro ruolo di dispositivi indossabili, che potrebbero rivoluzionare questo campo e fornire un targeting più preciso dei farmaci anticoagulanti, in modo da ridurre il rischio di ictus nei soggetti con FA.

A cura di Mattia Perazzi

 

Fonte

Kahwati LC, Asher GN, Kadro ZO, et al. Screening for Atrial Fibrillation: Updated Evidence Report and Systematic Review for the US Preventive Services Task ForceJAMA. 2022;327(4):368–383. doi: 10.1001/jama.2021.21811


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