Longevità e sovrappeso: gli effetti della sedentarietà sulla sopravvivenza
La sedentarietà, la scarsa attività fisica e il sovrappeso sono tra le principali sfide per la salute pubblica in tutti i paesi del mondo, essendo direttamente collegate a molteplici malattie croniche e alla mortalità precoce. Un’interessante meta-analisi del BJSM (British Journal of Sport Medicine) ha esaminato quasi 35mila individui (2/3 circa erano donne di età media di 62 anni ) suddivisi in varie coorti in diversi paesi ad alto reddito. Sono stati analizzati, per un periodo compreso tra i 6 e i 14,5 anni, coorti di fumatori e non, con o senza malattie cardiovascolari o tumorali note.
Attraverso un ausilio simile ad uno smartwatch, sono state rilevate in modo accurato la sedentarietà, l’attività fisica quotidiana: da moderata a vigorosa (sport e esercizio) e l’attività fisica leggera durante la normale vita. Di tutti i partecipanti, era noto il BMI (normale tra 18,5 e 25) e per la della maggior parte delle coorti, erano noti anche le misure del girovita (obesità addominale se ≥88 cm nelle donne e ≥102 cm per gli uomini).
Attraverso la stratificazione dei fattori di rischio, delle eventuali patologie, delle misure antropometriche e dell’attività fisica e sedentarietà rilevate, sono state tratte delle associazioni statistiche interessanti a proposito delle circa 2000 persone (5,9%) che sono decedute. Pertanto, i ricercatori hanno concluso che:
- una maggiore attività fisica totale era associata a un minor rischio di mortalità in tutte le categorie di BMI, ma l’attività fisica leggera non era associata ad una minore mortalità nelle persone sovrappeso;
- in caso di obesità addominale, un’attività fisica da moderata a vigorosa prolungata ha ridotto il rischio di mortalità rispetto ai più sedentari;
- una minore sedentarietà totale era associata ad una minore mortalità generale, ma non negli obesi o con ampio girovita;
- le persone normopeso, ma con alti livelli di sedentarietà e poca attività fisica non hanno avuto un vantaggio in termini di sopravvivenza;
Questi risultati supportano le principali raccomandazioni dell’OMS 2020 sull’attività fisica e sul comportamento sedentario secondo cui tutti dovrebbero intraprendere un’attività fisica regolare da moderata a vigorosa (come una camminata in salita o in piano, con leggero fiatone, sudore e calore), da associare a una costante attività leggera come i lavori di casa, giocare coi figli e nipoti e aumentare gli spostamenti a piedi per lavoro e necessità.
In conclusione, è importante mantenere un BMI ed un girovita nella norma, ma tutti hanno necessità di movimento e ogni attività fisica ha un effetto terapeutico.
A cura di Agatino Sanguedolce e Carmela Rinaldi
Bibliografia:
https://bjsm.bmj.com/content/56/13/725