L’emarginazione nell’anziano: strategie per mitigare gli effetti della situazione pandemica
Un recente articolo propone specifiche raccomandazioni, adottabili dalle istituzioni e dagli enti erogatori, per ridurre la condizione di emarginazione della popolazione anziana durante la pandemia COVID-19.
Le persone anziane, oltre a essere maggiormente a rischio di ammalarsi di SARS-COV-2, sono anche le più vulnerabili da un punto di vista psico-sociale (Armitage and Nellums, 2020). La pandemia ha fatto emergere ulteriori fattori di rischio per la salute e il benessere della popolazione anziana: Infatti, la solitudine, l’isolamento sociale, le discriminazioni a causa dell’età e le restrizioni all’accesso ai servizi imposte dalla situazione di emergenza hanno avuto un impatto negativo sugli anziani (Banerjee, D’Cruz and Sathyanarayana Rao, 2020). L’inter-relazione tra fattori diretti (biologici e fisiologici) e indiretti culmina nell’emarginazione della popolazione anziana, condizione pre-esistente e aggravata dalla pandemia. Da queste considerazioni, alcuni ricercatori hanno elaborato specifiche raccomandazioni, sotto forma di una “advocacy review” per mitigare gli effetti dell’emarginazione durante e dopo la pandemia COVID-19.
Le raccomandazioni
Le raccomandazioni si fondano sulle strategie per un “invecchiamento attivo” promosse dall’OMS (WHO, 2017), in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
- Dare priorità alle persone anziane all’interno del servizio sanitario in quanto soggetti maggiormente vulnerabili.
- Garantire la continuità delle cure per tutte le altre condizioni/patologie mediche. Laddove i servizi venissero sospesi, prevedere delle forme alternative di erogazione (per esempio la telemedicina).
- Prevedere situazioni che possono costituire un’emergenza (per esempio cadute, peggioramenti repentini delle condizioni di salute) specialmente in anziani che vivono da soli al proprio domicilio, e darne comunicazione immediata. Gli autori riportano tra le soluzioni adottabili: sistemi di allarme e numeri telefonici di emergenza.
- Garantire l’approvvigionamento alimentare, anche mediante il coinvolgendo della comunità e i servizi di prossimità.
- Garantire l’erogazione di misure di welfare sociale.
- Consentire il rimpatrio dei migranti/viaggiatori anziani. Gli autori raccomandano che gli stessi sforzi vengano replicati per consentire il raggiungimento del domicilio anche all’interno della stessa nazione.
- Istituire delle linee di aiuto, con particolare riferimento a situazioni di maltrattamento e “abuso” e più in generale con finalità di supporto da un punto di vista medico, sociale e legale.
- Favorire l’alfabetizzazione digitale e la comunicazione virtuale.
- Discutere i protocolli di cura con la persona assistita.
- Prestare attenzione al rischio di deterioramento cognitivo, soprattutto nelle persone anziane con problemi di tipo neuro-degenerativo, a causa della deprivazione di stimoli ambientali e al confinamento spaziale dettato dalla pandemia.
- Presidiare i servizi di cura a lungo termine, in modo da assicurare il distanziamento fisico tra gli ospiti senza generare situazioni di isolamento sociale.
- Veicolare semplici misure, che possono essere adottate al domicilio dell’anziano, attraverso campagne informative e di educazione sanitaria su piattaforme multimediali.
- Tenere in considerazione la diversità intrinseca dell’invecchiamento, che fa si che la popolazione anziana non possa essere considerata come un gruppo omogeneo di soggetti. Pertanto, gli autori suggeriscono che le strategie di promozione, prevenzione e cura vengano differenziate e adattate a seconda dei bisogni specifici dell’anziano.
- Coinvolgere gli anziani nelle decisioni di politica sanitaria, in qualità di portatori di interesse.
Fonte:
D’cruz, M. and Banerjee, D. (2020) ‘“An invisible human rights crisis”: The marginalization of older adults during the COVID-19 pandemic – An advocacy review’, Psychiatry Research, 292, p. 113369. doi: 10.1016/j.psychres.2020.113369.
Armitage, R. and Nellums, L. B. (2020) ‘COVID-19 and the consequences of isolating the elderly’, The Lancet Public Health. Elsevier Ltd, 5(5), p. e256. doi: 10.1016/S2468-2667(20)30061-X.
Banerjee, D., D’Cruz, M. and Sathyanarayana Rao, T. (2020) ‘Coronavirus disease 2019 and the elderly: Focus on psychosocial well-being, agism, and abuse prevention – An advocacy review’, Journal of Geriatric Mental Health, 7(1), pp. 4–10. doi: 10.4103/jgmh.jgmh_16_20.
WHO (2017) Global strategy and action plan on ageing and health. Available at: https://www.who.int/ageing/WHO-GSAP-2017.pdf?ua=1.