Si definisce stenosi aortica un restringimento dell’area di apertura della valvola aortica, che permette il passaggio di sangue dal cuore (in particolare dal ventricolo sinistro) in aorta. In presenza di tale restringimento si determina quindi un ostacolo alla fuoriuscita del sangue dal cuore.
La stenosi della valvola aortica può essere dovuta ad un’alterazione congenita dei lembi che la costituiscono, quando si manifesta in soggetti di età <60 anni; è invece generalmente causata da una degenerazione calcifica dei lembi dovuta all’età, quando si manifesta nei soggetti più anziani (circa il 3% degli individui di età >75 anni ha stenosi aortica).
Quando è severa, la stenosi aortica provoca una sintomatologia che il paziente caratteristicamente avverte durante sforzo fisico, lamentando dolore al petto, affanno e perdita di coscienza. Se non si interviene, in questi casi si può avere progressivamente un’evoluzione verso lo scompenso cardiaco.
L’intervento consiste nella sostituzione chirurgica della valvola; più recentemente è stata introdotta una tecnica meno invasiva (la cosiddetta TAVI), che permette l’impianto di una nuova valvola aortica senza taglio chirurgico, attraverso una via percutanea di avanzamento di cateteri dall’arteria femorale, che decorre a livello inguinale.