L’iperuricemia è un eccesso di acido urico nel sangue: interessa una persona su cinque, anche se spesso non porta a sviluppare alcun sintomo.
La principale causa dell’iperuricemia è una maggiore difficoltà dei reni nell‘eliminare l’acido urico dal sangue. Questo capita in situazioni di insufficienza renale, per via di diete molto sbilanciate, come risultato dell’abuso cronico di bevande alcoliche o in concomitanza con l’uso prolungato di diuretici e, in generale, in condizioni che alterano il metabolismo come il diabete e l’obesità.
Oppure, una condizione di Iperuricemia può essere il risultato di un aumento della produzione di acido urico. Questo avviene nell’ipotiroidismo e, nella gotta, che determina un accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni, nelle ossa e nei tessuti molli. Una sovrapproduzione di acido urico può anche essere l’effetto indesiderato di terapie che influiscono sulla proliferazione delle cellule, come le chemioterapie e la radioterapia (“sindrome da lisi tumorale”).
L’iperuricemia sembra anche essere un fattore di rischio per sindromi metaboliche e per malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi. Questo avviene direttamente, con l’accumulo di acido urico nelle pareti interne dei vasi sanguigni, e indirettamente, con l’aumento dello stress ossidativo dell’organismo dovuto ai processi di produzione dell’acido urico che indeboliscono gli stessi vasi sanguigni, predisponendoli al deposito di placche aterosclerotiche.