Il potassio è un elemento fondamentale per la vita, presente all’interno delle cellule e in minor concentrazione nel circolo sanguigno (potassiemia). I livelli normali di potassiemia sono compresi all’incirca fra 3,5 a 5,5 mmol/l, mentre si parla di iperpotassiemia se si supera tale limite.
Cause
Diverse sono le cause che provocano l’iperpotassiemia, la più comune è l’insufficienza renale (acuta o cronica), condizione in cui il rene non riesce ad espellere in modo efficace il potassio nelle urine con il suo conseguente accumulo nel sangue. Fra le altre cause, vi possono essere alcuni farmaci, come ad esempio gli antinfiammatori non-steroidei FANS, alcuni antipertensivi (ACE inibitori, Spironolattone, Amiloride), alcuni antibiotici (Trimetoprim-Cotrimossazolo), Ciclosporina e Tacrolimus ma anche un eccessivo uso di integratori contenenti potassio, soprattutto in soggetti con una ridotta funzione renale.
Una causa più rara è l’ipoaldosteronismo, un disturbo endocrinologico, caratterizzato da una ridotta produzione dell’ormone aldosterone. Talvolta è possibile incorrere nella pseudo-iperpotassiemia, un valore del potassio falsamente elevato dato da “un errore di laboratorio” causato da una scorretta conservazione del campione da testare: nel sospetto di questa eventualità è bene ripetere l’esame.
Sintomi
Solitamente un’iperpotassiemia lieve non causa sintomi, invece valori di potassio maggiori di 6 mmol/l possono causa debolezza muscolare, formicolii a mani e piedi, riduzione dei riflessi tendinei e disturbi del ritmo cardiaco che possono portare ad aritmie molto pericolose come la tachicardia ventricolare e la fibrillazione ventricolare.
Terapia
La somministrazione di calcio gluconato risulta indispensabile per evitare aritmie cardiache, mentre per ridurre l’iperpotassiemia sono disponibili diverse terapie tra cui la somministrazione di insulina e glucosio, beta-agonisti, diuretici dell’ansa o tiazidici, resine leganti il potassio oppure farmaci più recenti come Patiromer o il ciclosilicato di sodio e zirconio.