L’Herpes Zoster, più noto con il nome popolare di “Fuoco di S.Antonio”, è l’infezione di uno o più nervi causata dal Virus Varicella-Zoster (VZV). Pur non essendo pericoloso, l’HZ è particolarmente doloroso e soprattutto negli anziani può causare complicazioni, come la nevralgia post-erpetica.

Il virus è lo stesso della varicella che rappresenta l’infezione nella fase acuta, tipica dell’età infantile; il virus rimane poi in uno stato latente nel tessuto nervoso, ma può risvegliarsi, in particolari situazioni in cui il sistema immunitario non riesce a tenerlo sotto controllo, causando il Fuoco di Sant’Antonio: questa infezione è più frequente negli adulti.

2 casi su 3 d di Herpes Zoster si manifestano in persone con oltre 50 anni di età: l’età avanzata è considerata il primo fattore di rischio, in quanto caratterizzata da un calo delle difese immunitare.

Altri fattori di rischio sono l’esposizione intensa ai raggi solari, calo di difese immunitario provocato da patologie (AIDS) o dall’uso prolungato di alcuni farmaci (corticosteroidi, immunosoppressori), intenso stress psicofisico.

L’infezione colpisce il 10-20% delle persone che hanno avuto la varicella, ma di queste meno del  4% manifesta più di un episodio.

Sintomi

Il sintomo principale è il dolore, da moderato a severo, che generalmente anticipa l’eruzione cutanea con vescicole pruriginose simili a quelle della varicella. L’eruzione si manifesta in un solo lato del corpo su una striscia di pelle che ricopre le fibre nervose infette: le zone più frequentemente colpite sono quelle del torace e dell’addome, ma l’infezione può riguardare qualsiasi parte del corpo, inclusi gli occhi (herpes oftalmico), la bocca e il viso.

In alcuni casi può accompagnarsi a bruciore, intorpidimento o formicolio di una parte del corpo, febbre, senso di malessere generale, affaticamento, mal di testa, prurito.

Diagnosi

La diagnosi si basa sulla valutazione clinica: i sintomi sono in genere così caratteristici che la descrizione del dolore e  l’ispezione visiva sono sufficienti per effettuare la diagnosi.

Terapia

La guarigione dall’herpes zoster è generalmente spontanea, per questo terapia è in primo luogo sintomatica, finalizzata a ridurre il dolore attraverso l’uso di analgesici e antinfiammatori.

Per alleviare il dolore e il prurito si possono utilizzare anche rimedi locali come bagni freschi o impacchi sulle vescicole. E’ consigliabile mantenere l’eruzione pulita e asciutta, per ridurre il rischio di sovra-infezione da batteri.

Il trattamento con antivirali che riduce la gravità, la durata dell’eruzione acuta e il tasso di complicanze è indicato soprattutto in pazienti con sistema immunitario indebolito, e risulta più efficace se iniziato tempestivamente, entro le prime 48-72 ore dalla comparsa dell’eruzione.

Complicanze

La complicanza più frequente è la nevralgia post-erpetica: quando si verifica il dolore al nervo colpito si protrae per 3-6 mesi e in alcuni casi può diventare cronico. Complicanze più grav possono verificarsi quando la zona colpita è quella dell’occhio o quella dell’orecchio: l’herpes zoster oftalmico può danneggiare la vista, mentre l’herpes zoster otico può danneggiare l’udito, causare parziale paralisi facciale, vertigini e tinnitus (sindrome di Ramsay Hunt).


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