La sindrome del dolore pelvico cronico è definita come la comparsa di un dolore localizzato in sede pelvica, senza prova di infezione in atto o di altre condizioni patologiche che lo possano giustificare. È spesso associato a conseguenze negative da un punto di vista cognitivo, comportamentale, sessuale ed emotivo in associazione a sintomi di disfunzione del basso tratto urinario, sessuali, intestinali e, nella donna, ginecologiche.

Epidemiologia: non si hanno dati sull’epidemiologia, soprattutto perché spesso è una patologia largamente sottovalutata sia dai pazienti che dai medici.

Eziologia e fisiopatologia: non vi è una eziologia definita. Si tratta di una patologia più diffusa nel sesso femminile che in quello maschile, e i meccanismi alla base di questo dolore sono molteplici e non ancora completamente noti.

In condizioni normali, il dolore è il risultato dell’attivazione di alcuni recettori periferici (nocicettori) che inviano un segnale al cervello attraverso le fibre nervose delle corna dorsali del midollo; a livello encefalico queste informazioni vengono integrate con altri dati provenienti dall’ambiente esterno e dalla nostra coscienza. I risultati di questi fenomeni sono la percezione e la comprensione del dolore. Alla base del dolore pelvico cronico c’è il concetto di sensitizzazione, ovvero un fenomeno secondo il quale, per cause ancora sconosciute, vi è un abbassamento della soglia del dolore, che viene evocato anche per stimoli non consoni (come quelli cutanei, termici etc). In poche parole, questi pazienti avvertono dolore anche per stimoli che non dovrebbero evocarlo.

Secondo i National Institutes of Health, nel maschio la sindrome del dolore pelvico cronico si inserisce all’interno del quadro delle prostatiti croniche abatteriche (con o senza segni istologici di infiammazione) anche se la diagnosi rimane comunque di esclusione.

La terapia del dolore pelvico cronico

La terapia prevede un approccio psicologico/comportamentale, fisioterapico, farmacologico e, solo in casi selezionati, chirurgico.

Il primo e più importante approccio è quello psicologico: nella quasi totalità delle volte la sindrome del dolore pelvico cronico si associa a stati d’ansia o a turbe dell’umore che innescano un circolo vizioso, la cui rottura è assolutamente necessaria per la risoluzione del quadro.

Fisioterapia: per le persone affette da sindrome del dolore pelvico è fondamentale imparare a rilassare il pavimento pelvico in concomitanza con il dolore poiché spesso la contrazione della muscolatura pelvica per dolore rappresenta essa stessa una causa di dolore (circolo vizioso dolore-spasmo-dolore). È possibile anche effettuare terapie fisiche con l’ausilio di elettrostimolatori, biofeedback etc.

Farmacologia: non vi sono evidenze di una terapia specifica per il dolore pelvico cronico. L’utilizzo di antinfiammatori non steroidei, come per esempio ibuprofene, è raccomandato per le fasi iniziali, ma non è consigliato per terapie a lungo termine. Il medico prescriverà eventuali farmaci sulla base delle sue ipotesi eziopatogenetiche: nel caso di dolore prostatico che dura da meno di un anno, ad esempio, è possibile avviare una terapia antibiotica, eventualmente associata ad alfalitici o a fitoterapici (come la Serenoa Repens) o a supposte di steroidi. Nel caso dei dolori vescicali le terapie a base di acido ialuronico (orale o topico) possono portare benefici.
Non bisogna inoltre dimenticare la sintomatologia non algica che spesso accompagna la sindrome del dolore pelvico cronico (disestesie, deficit erettili): in questo caso farmaci neuromodulatori con il pregabalin o inibitori della fosfodiesterasi 5 possono aiutare molto nel ridurre la sintomatologia e migliorare anche l’impatto psicologico della patologia.

Trattamenti chirurgici: nel caso in cui le terapie conservative falliscano, è possibile ricorrere alla neuromodulazione sacrale. Tale tecnica consiste nell’impiantare degli elettrodi a livello del ramo ventrale di un nervo sacrale all’ingresso del cavo pelvico.

Nella maggioranza dei casi la sindrome del dolore pelvico cronico necessita di un trattamento multimodale, includendo anche, e soprattutto, terapie psicologiche.

 

A cura di Carlotta Palumbo

 

Bibliografia

EAU guidelines, Chronic Pelvic Pain; EAU Guidelines. Edn. presented at the EAU Annual Congress Paris 2024. ISBN 978-94-92671-12-3.

Polackwich AS, Shoskes DA. Chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a review of evaluation and therapy. Prostate Cancer Prostatic Dis. 2016 Jun;19(2):132-8. doi 10.1038/pcan.2016.8. Epub 2016 Mar 8. PMID: 26951713.

 


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