Il “deprescribing” può essere definito come il processo sistematico che porta alla sospensione o alla riduzione della posologia di un farmaco inappropriato per quel paziente.

Il deprescribing si caratterizza per:

  • Revisione di tutta la terapia assunta dal paziente (inclusi prodotti erboristici e da banco)
  • Verifica delle indicazioni dei singoli farmaci, delle interazioni farmacologiche, dell’efficacia nel controllo dei sintomi/segni, dell’insorgenza nel tempo di effetti indesiderati
  • Condivisione con il paziente e con i care givers degli obiettivi terapeutici dei singoli farmaci
  • Valutazione del rapporto rischio/beneficio in relazione anche alla qualità ed alla aspettativa di vita del paziente
  • Sospensione graduale di un singolo farmaco per volta dando la priorità ai principi attivi a maggior rischio di effetti indesiderati gravi
  • Rivalutazione periodica degli effetti del deprescribing sul paziente

Il deprescribing non è un’attività volta a ridurre i costi sanitari o a negare una terapia efficace ad un paziente per cui sia indicata. Si tratta di un intervento clinico con un approccio attivo centrato sulla singola persona che richiede il coinvolgimento informato del paziente ed uno stretto monitoraggio. Ogni medico che tratta pazienti anziani dovrebbe considerare il deprescribing, tuttavia alcune situazioni cliniche (visita da parte del Medico di Medicina Generale, ricovero ospedaliero in ambito geriatrico) sono verosimilmente le più favorevoli per applicare tale intervento clinico.

Come si fa?

In letteratura vi sono molteplici strumenti validati per la verifica della appropriatezza terapeutica nei pazienti anziani (ad esempio i criteri di Beers, l’algoritmo STOPP- Screening Tool of Older Persons’ Potentially Inappropriate Prescriptions- e la Anticholinergic Burden Scale).  In Italia ad esempio l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha creato INTERCheck Web ®, uno strumento on line messo gratuitamente a disposizione di medici, farmacisti ed infermieri per la valutazione della appropriatezza prescrittiva soprattutto nei soggetti anziani politrattati. Tutti questi strumenti devono essere utilizzati da personale sanitario qualificato e non possono mai comunque sostituirsi alla valutazione clinica complessiva del paziente effettuata dal medico. La pratica clinica insegna come la revisione della terapia farmacologica da cui inizia il processo di deprescribing non possa essere effettuata con la necessaria precisione se non chiedendo al paziente/caregiver di mostrare tutte le confezioni dei farmaci abitualmente assunti: a volte vi sono notevoli discrepanze tra quanto prescritto dal medico nella propria relazione/cartella ed i principi attivi ed i dosaggi realmente in uso da parte del malato.

Deprescrizione - Aging Prokect UniUPO

 

Bibliografia

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  • Scott Ian A et al. Reducing Inappropriate Polypharmacy The Process of Deprescribing. JAMA Intern Med. 2015;175(5):827-834. doi:10.1001/jamainternmed.2015.0324
  • Jonas W. Wastesson, Lucas Morin, Edwin C.K. Tan & Kristina Johnell (2018) An update on the clinical consequences of polypharmacy in older adults: a narrative review, Expert Opinion on Drug Safety, 17:12, 1185-1196, DOI: 10.1080/14740338.2018.1546841
  • Shirin Jetha. Polypharmacy, the Elderly, and Deprescribing. THE CONSULTANT PHARMACIST SEPTEMBER 2015 VOL. 30, NO. 9
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