Definizione
Per cronicità si intende l’irreversibilità di uno stato morboso che è caratterizzato da un lento e progressivo declino delle normali funzioni fisiologiche e che presenta sintomi che non si risolvono nel tempo né giungono a miglioramento. Una malattia cronica, quindi, è una condizione patologica che colpisce l’individuo con un lungo decorso e che richiede, pertanto, un’assistenza a lungo termine. Semplificando, si tratta di problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un periodo di tempo che varia da pochi anni a decenni, comportando un impatto importante sulla qualità e sull’attesa di vita della popolazione.
Le condizioni croniche, che affliggono ben 24 milioni di persone in Italia, possono interessare tutte le fasi della vita, anche se i segmenti di popolazione più frequentemente colpiti sono gli anziani (soffre di malattie croniche oltre l’85% degli ultra 75enni) e le donne (in particolare dopo i 55 anni). È rilevante notare come negli ultimi decenni l’incidenza di queste patologie sia aumentata, soprattutto come conseguenza dell’allungamento dell’aspettativa di vita che ha interessato il mondo occidentale, Italia compresa.
Pertanto, se è vero che il miglioramento complessivo delle condizioni di salute e della sopravvivenza, con conseguente progressivo invecchiamento della popolazione, sia un importante traguardo per la società, è altrettanto chiaro che può rappresentare anche una sfida (nel senso che l’allungamento della vita media dovrebbe idealmente accompagnarsi al mantenimento di buone condizioni di salute e a una qualità di vita soddisfacente).
In sostanza, le patologie cronico-degenerative rappresentano oggi le principali cause di morte, morbilità e di perdita di anni di vita in buona salute, anche perché sono spesso presenti contemporaneamente nello stesso individuo (una condizione chiamata policronicità), imponendo un cambiamento profondo dello scenario di cura e della presa in carico dei pazienti che ne sono affetti.
Cause e fattori di rischio
Alla base delle principali malattie croniche ci sono fattori di rischio comuni e modificabili, come alimentazione poco sana, consumo di tabacco, abuso di alcol, scarsa attività fisica. Queste cause possono generare quelli che vengono definiti fattori di rischio intermedi, ovvero l’ipertensione, la glicemia elevata, l’eccesso di colesterolo e l’obesità. Ci sono poi fattori di rischio che non si possono modificare, come l’età stessa o la predisposizione genetica. Nel loro insieme, questi fattori di rischio sono responsabili della maggior parte dei decessi per malattie croniche in tutto il mondo e in entrambi i sessi.
Le malattie croniche tipiche dell’età avanzata
Secondo lo studio epidemiologico Passi d’argento, nel corso della loro vita circa 6 ultra 65enni su 10 hanno ricevuto la diagnosi di una o più patologie tra le seguenti:
- insufficienza renale
- bronchite cronica
- enfisema
- insufficienza respiratoria
- asma bronchiale
- ictus o ischemia cerebrale
- diabete
- infarto del miocardio
- ischemia cardiaca o malattia delle coronarie
- altre malattie del cuore
- tumori (comprese leucemie e linfomi)
- malattie croniche del fegato o cirrosi
Il 28% degli intervistati riferisce una cardiopatia, mentre le malattie respiratorie croniche, così come il diabete, coinvolgono il 20% degli ultra 65enni, ed i tumori il 13%.
La condizione di policronicità riguarda 1 ultra 65enne su 4: è più frequente al crescere dell’età (18% tra le persone 65-74enni ma, addirittura, raddoppia dopo gli 85 anni), tra gli uomini (27% vs 24% nelle donne) e tra le persone con status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche (43%) o bassa istruzione (31%).
Prospettive di ricerca
Dalle considerazioni esposte finora si capisce l’importanza di migliorare le conoscenze dei meccanismi e dei fattori di rischio che portano allo sviluppo delle malattie croniche, così come delle possibili strategie e programmi per la prevenzione e per il miglior trattamento possibile, al fine di garantire alla popolazione un invecchiamento in salute.
Quello sulla cronicità, quindi, è un ambito di ricerca vastissimo, che comprende (ma l’elenco non è sicuramente esaustivo):
- lo studio dei fattori di rischio per le malattie croniche tramite indagini sulla popolazione generale (con particolare riferimento all’età adulta e anziana)
- l’identificazione di nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce e trattamento delle malattie croniche stesse
- lo studio dell’efficacia e della sicurezza di nuove tecnologie biomediche per il trattamento delle malattie cardiovascolari
- lo studio e il monitoraggio delle malattie autoimmuni e delle malattie endocrino-metaboliche (con particolare riferimento al diabete).
Fonti:
Malattie croniche e invecchiamento in salute- WHO