Il termine caregiver – secondo l’Enciclopedia Treccani, neologismo angloamericano dal 2021 che deriva dai sostantivi giver (“chi dà”) e care (“cura”) – indica una persona che si prende cura di un’altra, solitamente affetta da una malattia cronica, una disabilità o una condizione di fragilità che limita la sua autonomia. I caregiver possono essere professionisti, come infermieri o assistenti sociali, oppure famigliari e amici che si prendono cura di una persona cara. La figura del caregiver è fondamentale nel contesto della salute e dell’assistenza sociale poiché svolge un ruolo cruciale nel garantire il benessere fisico ed emotivo della persona assistita.

Che tipologie di caregiver esistono?

Si possono quindi distinguere due principali categorie di caregiver:

  1. Caregiver familiare: è un membro della famiglia che, spesso senza formazione specifica e in modo non retribuito, si occupa dell’assistenza quotidiana. Questo ruolo può includere il supporto nelle attività di base (quali nutrirsi, vestirsi o lavarsi), la gestione dei farmaci, l’accompagnamento alle visite mediche e il supporto emotivo.
  2. Caregiver professionale: è un operatore qualificato che offre assistenza a pagamento. Sono operatori sanitari formati, come infermieri, assistenti alla persona o terapisti, che lavorano in ambienti domestici o in strutture sanitarie e hanno competenze specifiche per affrontare le esigenze delle persone con particolari patologie.

Che compiti ha il caregiver?

Le responsabilità di un caregiver possono variare a seconda del livello di autonomia della persona assistita e delle specifiche esigenze della sua condizione. I compiti principali includono:

  • Assistenza quotidiana: aiutare con l’igiene personale, la preparazione dei pasti e la mobilità;
  • Gestione della salute: somministrare farmaci, monitorare i sintomi e comunicare con i medici;
  • Supporto psicologico ed emotivo: offrire conforto, comprensione e motivazione, specialmente in caso di malattie gravi o degenerative;
  • Sostegno sociale: favorire la partecipazione ad attività ricreative o sociali per prevenire l’isolamento;
  • Gestione delle finanze e delle risorse: aiutare nella gestione delle spese sanitarie.

Il ruolo di caregiver può essere molto gratificante, ma comporta anche notevoli sfide, perché la gestione continua dell’assistenza può avere conseguenze fisiche, emotive e sociali. Molti caregiver sperimentano stress fisico ed emotivo per le elevate responsabilità; è abbastanza comune che i caregiver trascurino la propria salute, fino ad avere problemi come l’esaurimento fisico e mentale. Fortunatamente, negli ultimi anni il ruolo del caregiver ha ricevuto maggiore attenzione a livello sociale e istituzionale. Alcuni Paesi offrono forme di sostegno economico o servizi specifici per alleviare il carico di lavoro, come il riconoscimento del caregiver familiare, la possibilità di accedere a permessi lavorativi e il supporto psicologico. In Italia, per esempio, il caregiver familiare è riconosciuto dalla legge, anche se il supporto concreto può variare a seconda delle regioni.

 

A cura di Fabiola De Marchi

 

Sitografia

Trecani. Caregiver. Neologismi (2021)

Parlamento Italiano. Camera dei deputati. Studi – Affari sociali. Normativa vigente e proposte di legge sulla figura del caregiver familiare. 2 Apr 2024


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