Con oltre un secolo di storia e cambiamenti, la prima Giornata della Donna fu celebrata negli Stati Uniti il 28 febbraio 1909. Le Nazioni Unite – la cui Carta rappresenta il primo statuto internazionale che nel 1945 affermò il principio di uguaglianza tra i generi – hanno successivamente designato l’8 marzo come Giornata Internazionale della Donna. In questa data, tutto il mondo si unisce per celebrare i progressi in ambito sociale, economico, politico e culturale raggiunti dalle donne.
Il tema di quest’anno, “Ispira l’Inclusione“, sottolinea l’importanza della diversità e dell’empowerment in tutti gli aspetti della società e ci invita a concentrarci sull’importanza di includere tutte le donne, indipendentemente dalla loro età o provenienza. In questo contesto, è fondamentale affrontare il problema dell’ageismo di genere, ma di cosa si tratta?
Il termine include stereotipi, pregiudizi e discriminazioni. Gli stereotipi sono idee preconcette o generalizzazioni basate sull’età delle persone. Ad esempio, influenzati da stereotipi culturali o sociali, potremmo considerare le persone anziane meno capaci o meno adatte a svolgere determinate attività rispetto ai giovani. I pregiudizi, invece, si riferiscono a sentimenti od opinioni negative che potremmo nutrire nei confronti di persone di diverse età. La discriminazione si manifesta attraverso azioni o comportamenti basati su questi stereotipi e pregiudizi. Le discriminazioni possono riguardare decisioni sull’assunzione, sull’accesso a servizi, sul trattamento medico, o qualsiasi altra situazione in cui potremmo trattare le persone in modo disuguale o ingiusto a causa della loro età.
Ad aggravare la questione, l’ageismo si intreccia con altre forme di discriminazione, come quelle legate all’etnia, alla disabilità e al genere.
Combattere l’Ageismo di Genere: Una Battaglia Necessaria
L’ageismo di genere è una forma di discriminazione e pregiudizio diffusa che colpisce le donne anziane e risulta particolarmente grave perché ai pregiudizi legati al genere, si aggiunge la discriminazione legata all’età.
Lo scorso anno, la Harvard Business Review ha pubblicato una ricerca che ha evidenziato come, con l’avanzare dell’età, le donne spesso non vengano considerate preziose o rilevanti come i loro colleghi maschi. Molte di queste donne si sentivano scoraggiate, esauste e rassegnate a non poter più avanzare nella loro carriera.
“Mentre gli uomini diventano pozzi di saggezza con l’età, le donne anziane sono viste come obsolete, arpie, stridenti. Le nostre voci sono ignorate.” ha osservato un medico intervistata durante la ricerca.
La ricerca ha evidenziato come non solo le donne anziane fossero vittime di ageismo di genere, ma anche le donne di mezza età, non assunte in quanto potrebbero manifestare “problemi legati alla menopausa e potrebbero essere difficili da gestire”. E ancora, altri datori di lavoro hanno affermato che “le donne cinquantenni e sessantenni non sembrano invecchiare bene e non sembrano vitali” preferendo assumere quindi uomini di età simile.
Affrontare le disuguaglianze che le donne anziane sperimentano oggi è un problema complesso che richiede attenzione. Per iniziare, è necessario rendere visibile l’ageismo di genere e il suo impatto sulle donne, in modo che ciascuno di noi possa riconoscerlo e contrastarlo.
Quando le donne anziane sono discriminate, dobbiamo denunciare. Quando le donne anziane vengono trattate in modo iniquo, dobbiamo agire. E dobbiamo farlo ogni volta, sempre.
Buona Giornata Internazionale della Donna a tutte le donne, di tutte le età.
Riferimenti bibliografici
Paula Rochon & Surbhi Kalia and Paul Higgs. Addressing Gendered Ageism: A better retirement for all women. The Forum Network. 2021
ONUITALIA. Giornata Internazionale della donna
World Health Organization. Global report on ageism
Amy Diehl, Leanne M. Dzubinski, and Amber L. Stephenson. Women in Leadership Face Ageism at Every Age. Harvard Business Review. 2023