La frattura di un osso è generalmente un evento ben riconoscibile, spesso causato da un trauma o da una caduta, che si associa a un forte dolore e alla riduzione della mobilità dell’arto o parte corporea interessata. Eppure, in alcuni casi, può capitare che una frattura passi inosservata. Come è possibile?
Tra le più frequenti fratture non riconosciute si trovano le fratture vertebrali, infatti una persona potrebbe non accorgersi affatto della frattura oppure percepire un dolore lieve, che potrebbe venire confuso con un dolore muscolare o con un semplice mal di schiena.
Le fratture vertebrali sono tipiche delle persone che soffrono di osteoporosi e possono essere provocate da traumi minori, come il sollevamento di pesi (buste della spesa, casse di bottiglie d’acqua), lavori di giardinaggio o nell’orto, e in alcuni casi più gravi persino da colpi di tosse.

Alcuni segni tipici che devono far sorgere il sospetto di fratture vertebrali sono:

  • una cifosi toracica ovvero l’incurvatura “a gobba” della parte superiore della schiena,
  • una riduzione della statura maggiore di 4 cm rispetto all’altezza raggiunta alla fine della crescita
  • una riduzione della distanza tra le ultime coste ed il bacino, minore di 2 dita.

Il sospetto di frattura vertebrale è ulteriormente rafforzato dalla presenza di un dolore alla colonna vertebrale che peggiora alla palpazione di una o più vertebre; oppure da un episodio passato di dolore alla schiena protratto per alcune settimane, localizzato in un punto preciso della colonna vertebrale.

Ovviamente, non tutti gli episodi di mal di schiena nascondono una frattura vertebrale, ma la presenza dei segni sopra descritti e la compresenza di fattori di rischio per osteoporosi, aumenta il sospetto.
In particolare i fattori di rischio per lo sviluppo dell’osteoporosi sono: l’età avanzata, la familiarità per osteoporosi, il sesso femminile, essere sottopeso, essere fumatori, abusare di alcolici, l’assunzione cronica di cortisonici, avere patologie croniche quali il diabete, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattie associate a malassorbimento intestinale, l’insufficienza renale o epatica, malattie severamente disabilitanti.

Se c’è il sospetto di una frattura vertebrale oppure di osteoporosi è bene rivolgersi al medico per eseguire indagini diagnostiche.

 

Fonte

Linee Guida Italiane sulla gestione dell’Osteoporosi e delle Fratture da fragilità, 2018.

 

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