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Fibrillazione atriale: a Novara la campagna di screening di Senior Italia FederAnziani
21 Marzo 2022 @ 09:00 - 10 Aprile 2022 @ 00:00
GratuitoA Novara parte la campagna di screening gratuito della fibrillazione atriale sulla popolazione anziana del territorio. È l’iniziativa di Senior Italia FederAnziani per far emergere tempestivamente la patologia e favorire una diagnosi precoce, fondamentale per contrastarla. La campagna è realizzata in collaborazione con ATBV – Gruppo di studio Italiano Aterosclerosi, Trombosi e Biologia Vascolare, Auser Provinciale Novara, Auser Comunale Novara, Spi CGIL Novara-VCO, CST Novara (Centro servizi per il territorio) – VCO, Fimmg Novara, Federfarma Novara – VCO, con il patrocinio del Comune di Novara.
Gli screening gratuiti saranno effettuati a partire dal 21 marzo nelle sedi del Comune di Novara, dell’Auser e della Spi CGIL, e saranno refertati dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara.
La fibrillazione atriale è la più frequente aritmia cardiaca di rilevanza clinica e presenta una stretta correlazione con l’età avanzata. La sua importanza è legata anche al fatto di aumentare di ben 5 volte il rischio di ictus cerebrale, seconda causa di morte e prima causa di disabilità nel soggetto adulto-anziano. Attualmente in Italia si stimano ogni anno circa 200.000 ictus e oltre un quarto sono attribuibili a questa aritmia. Rispetto agli ictus dovuti a cause diverse, quelli di origine cardioembolica hanno un impatto più grave in termini di disabilità residua e sopravvivenza.
“La presenza di fibrillazione atriale, se non viene iniziata una terapia anticoagulante orale, aumenta il rischio di ictus. L’individuazione a livello di popolazione della presenza di fibrillazione atriale ha un ruolo importante, in quanto tale aritmia è spesso asintomatica. Pertanto, nei soggetti in cui non viene diagnosticata perché non vi sono sintomi o vi sono sintomi lievi ed aspecifici, non si può iniziare il trattamento anticoagulante e si instaura un rischio elevato di ictus. Questo è maggiormente vero negli anziani, che presentano una maggiore prevalenza dell’aritmia. La nostra strategia volta a diagnosticare episodi aritmici silenti in un ampio numero di soggetti ha quindi un valore rilevante, sia in termini di prevenzione cardiovascolare per l’attesa riduzione dell’ictus, sia in termini di contenimento della spesa sanitaria legato agli eventi avversi prevenuti. Il nostro approccio, inoltre, si incardina perfettamente verso un incrementato utilizzo delle tecniche di telemedicina, che ha in assoluto un valore positivo, soprattutto nella fase post-pandemica che stiamo vivendo”, dichiara il Prof. Giuseppe Patti, Past President ATBV – Gruppo di studio Italiano Aterosclerosi, Trombosi e Biologia Vascolare, Direttore della Cattedra di Cardiologia dell’Università del Piemonte Orientale, Direttore del Dipartimento Toraco-Cardio-Vascolare dell’AOU Maggiore della Carità di Novara e membro della redazione di AGING Project.