L’invecchiamento della popolazione sta già ponendo problemi epocali al nostro sistema previdenziale e sanitario. Mentre la sanità odierna, di memoria post-bellica, è ancorata al concetto che l’Ospedale sia il centro e l’inizio dei percorsi di cura, i nuovi sviluppi della medicina rischiano di trasmettere l’idea che l’essere umano sia totalmente riparabile.

E invece, nonostante l’aumentata età media e l’aumento di tassi di sopravvivenza, gli anziani sono caratterizzati da un’intrinseca fragilità biologica, relazionale e sociale. Proprio per queste ragioni, la persona anziana ha bisogno, per gli ultimi decenni della sua vita (che sarà sempre più lunga), di strutture che attualmente non troviamo né nel modello ospedaliero odierno, né all’attuale offerta di RSA e assistenza domiciliare.

Il convegno che si terrà il prossimo 4 ottobre presso la Fondazione Ambrosianeum, a Milano, vuole offrire una riflessione sul prendersi cura della persona e sul Welfare del lessico internazionale, quando si rivolge all’anziano: evitando semplificazioni e contrapposizioni ideologiche, tenendo conto per la programmazione futura di quanto la pandemia COVID-19 ci ha insegnato.

Qui il programma dell’evento.