Nota introduttiva
Ella e John, diretto dal regista italiano Paolo Virzì, è un film tratto dal romanzo In viaggio contromano di Michael Zadoorian. La pellicola, che potremmo definire come un mix tra una commedia d’avventura e un film romantico, tratta temi molto complessi come la difficoltà assistenziale, le sfide della vita di coppia durante la malattia e la depressione, ma con un tono leggero e incalzante.
La trama sintetica di Ella e John
Ella e John sono una coppia di ottantenni che, stanchi della monotonia, decide di partire in un viaggio avventuroso a bordo del Leisure Seeker, il camper di famiglia.
Senza nemmeno avvisare i figli, i due simpatici anziani attraversano gli Stati Uniti, dal Massachusetts alla Florida, in un viaggio nei ricordi della loro vita familiare. Durante il tragitto, vivono momenti comici, nostalgici e complessi per via dell’Alzheimer di John che gli impedisce di ricordare e svolgere alcune azioni quotidiane.
I temi trattati e le personalità di Ella e John
Sebbene Ella e John si presenti inizialmente come un film basato sulla demenza senile, in realtà i temi trattati sono molteplici e vengono quasi tutti raccontati ed esplicitati dalla vera protagonista della storia: Ella, interpretata dall’attrice Helen Mirren.
Ella, infatti, è una donna risoluta e caparbia nonché il vero motore delle azioni che compiono i due durante il tragitto: è lei che decide di partire, che stabilisce la meta e che guida il marito nei ricordi del loro passato. Ella, inoltre, è l’unica spalla di John verso il quale si rivolge alternando brevi momenti di esasperazione e collera a importanti atti d’amore e pazienza.
Sono proprio queste due fasi di Ella a dettare il ritmo dell’intero film. I ruoli di caregiver e moglie, infatti, si incontrano e scontrano tra loro portando la donna a cambiare velocemente i suoi stati d’animo passando così da factotum a moglie stanca che vorrebbe suo marito indietro al pieno delle sue capacità psicofisiche.
John – interpretato dall’attore Donald Sutherland – al contempo, è un uomo colto e appassionato di letteratura che mostra la sua dedizione verso l’ex lavoro di docente ricordando, in maniera piuttosto chiara, i suoi studenti e i suoi autori preferiti. Ella, per questo, è spesso stupita e a tratti ingelosita dal fatto che il marito non ricordi momenti importanti della loro storia d’amore ma perfettamente alcune opere letterarie; “Ricordo solo quello che ricordo” è una simpatica e tenera frase con la quale John si giustifica cercando di spiegare che non conosce la ragione per la quale alcune memorie siano offuscate e altre meno.
I temi trattati durante il film non si esauriscono qui e probabilmente quello che lascia più spazio a scene commoventi riguarda la vita di coppia durante l’anzianità e la malattia. Diverse sono le situazioni durante le quali i due si confessano un amore reciproco ancora fortemente vivo e proprio durante questi momenti è interessante riflettere su quanto si dia per scontato – spesso erroneamente – che certi sentimenti affievoliscano con il passare degli anni.
“Sai cosa mi piace di te, John: che i nostri silenzi non sono mai imbarazzanti. Mai una volta che avrò pensato: devo assolutamente dire qualcosa ora”, dice Ella.
Il tema della depressione e il finale (attenzione, spoiler!)
Tra gli importanti contenuti del film, sicuramente il più nascosto è quello della depressione e anche di questo aspetto Ella ne è la protagonista.
La donna, pur provando in tutti i modi a rimanere forte per sostenere John, vive forti momenti di angoscia e tristezza. Per l’intera durata del film sembra però che Ella provi queste emozioni unicamente per la malattia del marito fino a quando non viene esplicitato – durante un episodio di forte malessere – che lei soffre di un grave tumore al colon in stadio avanzato.
Il fatto che la diagnosi di Ella non venga raccontata fin da subito, se non mediante piccoli indizi che lasciano dubbioso lo spettatore, rimarca ancor di più la sua dedizione nei confronti del marito. Ella, infatti, trascura la sua malattia per poter assistere John al meglio e decide di portare da sola il peso di entrambi.
L’aggravarsi del tumore sarà il punto di chiusura del film fino a culminare con un’azione tragica. Infatti, nello stesso camper dove i due avevano compiuto il loro viaggio, la donna decide di mettere fine alla vita di entrambi lasciando ai figli una lettera dove racconta di avere ancora pochi giorni da vivere e che senza di lei John non ce l’avrebbe fatta.
Conclusione
Sebbene il finale sia drammatico e le tematiche affrontate siano importanti, il lungometraggio rimane leggero nei colori e nei dialoghi. Per tale ragione lo spettatore, durante la visione, potrebbe talvolta trovarsi in disaccordo con alcune scelte stilistiche. Perché vengono “addolcite” alcune tematiche quasi romanticizzandole? Perché le scene più dure, come quelle finali, vengono trattate come fossero fisiologici passaggi della vita? Perché il ruolo assistenziale viene attribuito – come spesso accade – a una donna che sembra soffrire della sindrome da crocerossina?
Quello che è certo è che Ella e John è un film che dà spazio a riflessioni e discussioni proprio grazie alla numerosità dei temi. Vale quindi la pena vederlo non soltanto per riflettere su alcuni importanti aspetti, ma anche perché quello a cui assisterete non è un film banale o scontato.
Informazioni utili
Ella & John – The Leisure Seeker (The Leisure Seeker) è un film del 2017 diretto da Paolo Virzì, il suo primo film in lingua inglese
Durata: 112 minuti
Disponibile su: RaiPlay
Book club di Aging Project
In viaggio contromano è stato il libro scelto e discusso durante uno degli incontri del gruppo di lettura organizzato da Aging Project. Se sei un lettore entusiasta e vuoi conoscere altre persone appassionate come te, iscriviti alla newsletter e scopri i prossimi appuntamenti e le prossime letture!