La carnitina è una molecola formata da due aminoacidi, lisina e metionina, che viene introdotta tramite l’alimentazione (per il 75%) e prodotta dal nostro organismo (per il 25%). Gli organi in grado di produrre la carnitina sono principalmente reni, fegato e cervello, e per farlo, hanno bisogno di adeguati livelli di vitamina B3, B6 e C.

Come detto, però, il maggior apporto di carnitina proviene dalla dieta. Gli alimenti che la contengono sono in primo luogo la carne rossa, soprattutto agnello e manzo, a seguire pesce, maiale, pollo, latte e latticini; invece i vegetali sono privi di questa molecola.

Il giusto apporto giornaliero è di circa 15 mg.

Ma qual è l’importanza della carnitina? Essa è un elemento chiave nella beta-ossidazione, ovvero nel processo utile a produrre energia a partire dagli acidi grassi. I grassi infatti sono la principale fonte di energia per i muscoli durante l’esercizio fisico, e un’importante fonte energetica per il cuore. Più recentemente è stata scoperta una interessante relazione tra la carnitina e gli ormoni tiroidei. La tiroide controlla il metabolismo dell’organismo, compreso quello dei grassi, stimolando il loro consumo al fine di produrre energia. In tal senso, gli ormoni tiroidei regolano l’azione della carnitina, ma è vero anche il contrario! Infatti la carnitina riduce l’azione degli ormoni tiroidei T3 e T4, e lo fa in particolar modo in una condizione di ipertiroidismo quando la quantità di ormoni tiroidei è troppo elevata. Si è notato che persone in ipertiroidismo hanno livelli di carnitina maggiori, invece soggetti con ipotiroidismo hanno livelli di carnitina molto più ridotti.

È stato quindi effettuato uno studio preliminare per valutare l’effetto di questa molecola in soggetti che soffrivano di ipertiroidismo sintomatico. A loro sono stati somministrati 500 mg di carnitina + 83 mcg di selenio per un mese. I risultati sono stati positivi: dopo un mese i soggetti hanno riferito un forte miglioramento della qualità della vita con una riduzione di sintomi come palpitazioni, tremori e nervosismo.

Per concludere la carnitina riveste un ruolo importante per il metabolismo e per la tiroide, e si sta valutando il suo impiego come integratore nei casi di ipertiroidismo. Ma attenzione, non può e non deve sostituire i farmaci utilizzati in ipertiroidismo, come i tireostatici, per cui in caso di diagnosi o di sintomi riconducibili all’ipertiroidismo bisogna sempre rivolgersi al proprio endocrinologo.

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