Teorie dell'invecchiamento
Filosofia
L’ageismo nell’IA non è soltanto un problema tecnico, ma qualcosa che si dipana a livello di relazioni interpersonali, di discorsi e di immaginario, di progettazione e di politiche. Pertanto si tratta di un’area di studi che dovrebbe coinvolgere in modo collaborativo gerontologi, sociologi, filosofi, avvocati, eticisti, medici, informatici, data scientist e ingegneri.
Per Simone Pollo, professore associato di filosofia morale della Sapienza Università di Roma, il processo di invecchiamento è qualcosa di inedito nella storia dell’umanità: non solo rappresenta una sfida per la medicina e le scienze della vita, ma anche una condizione che va completamente ripensata.
Intervista al Professor Matteo Morganti sulla natura fisica e filosofica del tempo, ma soprattutto sul suo rapporto con l’invecchiamento.
Il pianoforte come strumento per controllare gli effetti dell’invecchiamento
Uno studio evidenzia che suonare il pianoforte migliora la memoria di lavoro, la velocità di elaborazione e la fluidità verbale negli anziani. Favorisce inoltre il benessere psicosociale, riducendo l’isolamento e migliorando la qualità della vita.
Malnutrizione e rischio nelle case di cura: studio su anziani istituzionalizzati
Uno studio su anziani ricoverati in case di cura mostra che la malnutrizione, misurata tramite MNA-SF e circonferenza del polpaccio, aumenta il rischio di ospedalizzazione e mortalità. Identificare precocemente la malnutrizione può migliorare gli esiti di salute.
Integratori alimentari come fattori neurotrofici: il caso della combinazione diidrogeno-PQQ
Il mix diidrogeno-PQQ, assunto per sei settimane, migliora fattori neurotrofici, metabolismo cerebrale e orientamento mentale in anziani con Mild Cognitive Impairment. Lo studio suggerisce la combinazione come promettente intervento nutrizionale per rallentare il declino cognitivo.