L’emergere di nuovi mal di testa negli anziani può essere sintomo di condizioni patologiche legate all’invecchiamento come anche il ritorno di condizioni di emicrania sopite dall’età giovanile. In ogni caso il trattamento sintomatico del mal di testa negli anziani può interferire con i trattamenti farmacologici già in essere e sono spesso consigliate misure non farmacologiche di trattamento e prevenzione per diminuire i rischi dell’assunzione di troppi farmaci assieme.
Chiediamo delle più comuni interferenze farmacologiche e delle misure preventive a una neurologa. Nina Vashchenko è dottoranda all’Università Sechenov di Mosca, dove segue le sue ricerche sugli aspetti fisiologici dell’emicrania, e tesoriera dell’Associazione Europea dei Neurologi.
Quali interferenze sono da tenere in considerazione tra i trattamenti farmacologici di queste malattie e quelli di qualsiasi condizione dovuta all’età?
Trattare i mal di testa nei più anziani può essere impegnativo, principalmente a causa della presenza di più patologie che richiedono loro di assumere diversi farmaci. Per questo è importante comunicare al nostro medico quali farmaci stiamo assumendo, compresi i farmaci da banco e i rimedi erboristici, soprattutto nel caso di nuovi trattamenti.
L’invecchiamento comporta diversi mutamenti nel nostro corpo – come cambiamenti alla digestione, al fegato, ai reni e al sistema vascolare – che nel loro insieme alterano la nostra risposta ai farmaci. La probabilità di risentire di effetti collaterali per l’assunzione di farmaci può quindi aumentare in età avanzata.
Il mal di testa può essere un effetto collaterale di farmaci assunti per curare altre patologie, per esempio alcune patologie cardiache. Alcuni farmaci usati per la pressione alta possono peggiorare il mal di testa. Altri, come i beta-bloccanti, possono essere utilizzati per trattare sia la pressione alta che i mal di testa.
I farmaci possono anche interagire tra di loro e causare effetti collaterali indesiderati o diminuire reciprocamente la propria efficacia. Supponiamo che il nostro mal di testa stia aumentando e noi stiamo già assumendo diversi farmaci per altre patologie. In questo caso ci conviene verificare con il nostro medico se la causa dei mal di testa non siano proprio questi farmaci.
Per trattare l’emicrania, il paracetamolo è l’opzione più sicura e può quindi essere utilizzato dalle persone anziane per interrompere gli attacchi. L’aspirina deve essere, invece, usata con cautela perché mette a rischio di ulcera o sanguinamento gastrici.
I farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene e il diclofenac, se non se ne può evitare l’assunzione devono essere usati con cautela dalle persone anziane. Cautela da usare anche con la codeina e altri oppioidi, che causano sonnolenza e altri effetti collaterali e generalmente non sono raccomandati per la terapia di prima linea del mal di testa.
I farmaci come la metoclopramide, utilizzati contro la nausea dovuta agli attacchi di emicrania, possono aumentare la probabilità di alcuni effetti collaterali detti extrapiramidali, come movimenti involontari o tremore.
Anche l’ergotamina, tradizionalmente utilizzata per combattere l’emicrania, ha degli effetti collaterali che rendono consigliabile usarla con cautela, o addirittura evitarla.
Anche alcuni farmaci specifici per l’emicrania, i triptani, dovrebbero essere evitati nei pazienti di età superiore ai 65 anni, specialmente quelli con coronopatia o che hanno sofferto ictus, per via del fatto che causano vasocostrizione. Nei pazienti più anziani la preoccupazione è che questo effetto di vasocostrizione interessi anche vasi sanguigni importanti e non più in piena forma, come quelli del cuore.
Questo non significa necessariamente che questi farmaci siano del tutto vietati agli anziani. Ogni paziente deve essere trattato individualmente e gli anziani, in particolare, dovrebbero essere sottoposti a valutazione geriatrica prima di decidere riguardo alla prescrizione dei triptani.
È possibile prevenire i mal di testa secondari in età avanzata senza assumere farmaci?
Se stiamo parlando di mal di testa da uso eccessivo di farmaci, ciò che i pazienti dovrebbero fare per prevenirla è semplice: evitare di assumere troppi antidolorifici.
Altri mal di testa secondari comuni negli anziani sono attribuibili a diverse condizioni di base come un evento ischemico cerebrovascolare, l’arterite a cellule giganti, le apnee del sonno, ecc.
Seguire le regole generali per uno stile di vita sano può aiutarci a prevenire alcune di queste condizioni:
- Monitoriamo la pressione sanguigna e prendiamo provvedimenti se è troppo elevata. L’obiettivo ideale è mantenere una pressione sanguigna inferiore a 120/80, se possibile;
- Facciamo esercizio fisico di intensità moderata 3-5 giorni a settimana. Per esempio, potremmo fare una passeggiata nel nostro quartiere ogni mattina dopo colazione. Quando facciamo esercizio dovremmo sempre raggiungete il livello di affaticamento in cui ci viene il fiatone ma siamo ancora in grado di parlare. Quando possibile, prendiamo le scale invece dell’ascensore.
- Dovremmo perdere l’eventuale peso in eccesso. L’indice di massa corporea (BMI) ideale è 25, o anche meno, ma potrebbe non essere un obiettivo alla portata di tutti. Il nostro medico può consigliarci una strategia personale di dimagrimento.
- Se fumiamo, è importante smettere. Il fumo di tabacco accelera la formazione di coaguli nel sangue e aumenta l’accumulo di placche nelle arterie.
- Se beviamo alcolici, dovremmo moderarne l’assunzione: non più di un bicchiere di alcol al giorno.
Cosa possiamo fare per ridurre il mal di testa primario in età avanzata?
Come a qualsiasi età, è importante conoscerci e sapere ciò che può scatenare le nostre emicranie per cercare di ridurre la nostra esposizione, ove possibile. Teniamo anche in conto che questi fattori scatenanti possono cambiare nel corso della nostra vita e ne possono emergere di nuovi se le circostanze cambiano.
Si pensa che le persone con emicrania abbiano un sistema nervoso più sensibile degli altri e che gli attacchi siano reazioni agli stimoli a cui si è ipersensibilizzato. I fattori scatenanti più frequentemente riportati sono la fame, la luce intensa o tremolante, lo stress e i cambiamenti di routine, anche se la lista di ciò che può scatenare un attacco in una persona predisposta all’emicrania è lunga. Vale comunque la pena di perseverare nel ridurre l’esposizione ai fattori scatenanti personali: questo può aiutarci a essere meno vulnerabili agli attacchi di emicrania.
Nel presentarci da un medico specialista per ricevere consiglio su come gestire l’emicrania, è molto utile presentarci con un diario che registri gli attacchi e i sintomi di emicrania che abbiamo sperimentato prima dell’appuntamento. Possiamo semplicemente evidenziare con colori diversi i giorni di emicrania, gli altri giorni di mal di testa e i giorni senza mal di testa per distinguerli tra loro. Questa visione d’insieme sui nostri sintomi è molto utile al nostro medico per poterci aiutare.
ORIGINAL VERSION
The emergence of new headaches in the elderly may be a symptom of pathological conditions related to aging as well as the return of migraine conditions dormant since youth. In any case, the symptomatic treatment of headache in the elderly can interfere with existing pharmacological treatments. Non-pharmacological measures of treatment and prevention are often recommended to decrease the risks of taking too many drugs together.
Nina Vashchenko is a neurologist and headache specialist from Moscow. She’s currently also a PhD student at Sechenov University, where she works on her project about migraine. She is also treasurer of the resident section of the European Academy of Neurology.
Is there any interference to take into account between pharmaceutical treatments of these diseases and the treatments of any age-related condition?
The approach to treating headache disorders in older adults can be challenging, primarily due to having more than one health condition or taking several different medications. Ensure that your doctor knows what medication you are currently taking, including over the counter treatments and herbal remedies, especially if you start a new drug.
The likelihood of side effects from medication can increase during older age. Getting older involves several changes that together alter the responses to medicines. These include changes to the digestion, liver, kidneys and vascular system. As we get older, we are more likely to experience side effects from drugs.
Medication taken for other health problems can cause headaches as a side effect. This is often an unrecognised cause of headaches in older people. Drugs with the potential to trigger headaches include those used to treat certain heart conditions. Some medications used for high blood pressure can worsen headaches, but others, such as beta-blockers, can treat both. Be aware also that drugs may interact, causing unwanted side effects or reduced efficacy. Suppose you find your headaches increasing and take several different medications for medical conditions other than headache. In that case, it is worth checking with your doctor whether these medicines are a possible cause of some of your headaches.
Paracetamol is the safest option and can be used by older people with migraine for aborting migraine attacks. Aspirin should be used with caution due to the risk of gastric ulcer or bleeding.
Non-steroidal anti-inflammatory drugs, such as ibuprofen and diclofenac, should be used with caution, if at all, by older people. Codeine, and other opioids, should be used with caution as they cause drowsiness and other side effects and generally are not recommended for first-line headache therapy.
Medicines for sickness during migraine attacks such as metoclopramide can increase the possibility of side effects, called extrapyramidal side effects, such as involuntary movements or tremor.
Ergotamine should be avoided or used with caution because of its side effects.
All triptans (specific migraine medicines) should be avoided in patients older than 65, especially with CAD or stroke. One action of triptans is to constrict blood vessels. There is a concern in older patients that any diseased blood vessels may also be constricted, such as those in the heart.
It does not necessarily mean that you cannot take those drugs. Each patient must be handled individually. An older person should receive an evaluation by a doctor for risk before triptans are prescribed.
Is it possible to prevent secondary headache in old age without taking drugs?
If we are talking about Medication Overuse Headache – that is exactly what patients should do to prevent it – do not use many painkillers per month.
Other common secondary headaches in the elderly are attributed to different underlying conditions such as a cerebrovascular ischemic event, giant cell arteritis, sleep apnea, etc. General rules of a healthy lifestyle may help to prevent some of these conditions:
- Monitoring blood pressure and, if it is elevated, treating it. The usual ideal goal would be to maintain a blood pressure of less than 120/80 if possible
- Exercising more. Exercise at a moderate intensity 3-5 days a week. Take a walk around your neighbourhood every morning after breakfast. When you exercise, reach the level at which you’re breathing hard, but you can still talk. Take the stairs instead of an elevator when you can.
- Losing weight. The ideal body mass index (BMI) is 25 or less, but it may not be realistic for everyone. Work with your doctor to create a personal weight loss strategy.
- Quitting smoking. Smoking accelerates clot formation in a couple of different ways. It thickens your blood and increases the amount of plaque buildup in the arteries.
- Drinking a moderate amount of alcohol. Don’t drink alcohol or try to do it in moderation – have no more than one glass of alcohol per day.>
What could we do to reduce primary headaches?
As with migraine experienced at any age, it is always worth being aware of what may be triggering your migraines and taking steps to reduce your exposure to these triggers where possible. Trigger factors can change over time and new triggers may be discovered if your circumstances change.
It is thought that people with migraine have a more than usually sensitive nervous system that reacts to factors to which you are sensitive. Frequently mentioned migraine trigger factors include: hunger, bright or flickering light, stress and changes of routine. Almost any factor can trigger an attack in a person predisposed to migraine and the list of possible suspects can be long and confusing. However it is worth persevering as reducing your exposure to your personal trigger factors can mean you are less vulnerable to a migraine attack.
If you visit a health professional for advice in managing your migraine, it is very useful to keep a migraine diary before the appointment and take this along. You can simply block out days in different colours to distinguish migraine days, other headache days and headache-free days. This helps to show the pattern of symptoms and is useful for your doctor.