Psicologia dell'invecchiamento
Dai rituali scaramantici ai disturbi ossessivo-compulsivi
Il cervello umano è sempre alla ricerca di schemi e connessioni: in situazioni di incertezza o mancanza di controllo (come una partita o un esame, appunto) la scaramanzia offre una sensazione illusoria di poter influenzare l’esito. Se poi si supera l’esame, il cervello rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa, e ciò rinforza il comportamento: così è probabile che all’esame successivo si torni a indossare la stessa camicia.
Shinrin-yoku: cos’è il bagno nella foresta
Il concetto di Bagno nella foresta trae ispirazione dalle antiche pratiche shintoiste e buddiste che enfatizzano le qualità spirituali, curative e rigeneranti della natura. La cultura nipponica celebra da tempo le connessioni spirituali ed estetiche tra gli esseri umani e il mondo naturale. Le foreste, in particolare, occupano un posto speciale nella cultura giapponese, spesso associate a tranquillità, bellezza e rinnovamento spirituale.
Il cervello ha un genere?
Per anni, lo studio delle differenze tra uomini e donne ha oscillato tra due posizioni opposte: da un lato, l’idea che tutto sia determinato dalla biologia; dall’altro, la convinzione che ogni differenza sia il prodotto della società e della cultura. Oggi, le evidenze suggeriscono una realtà più sfumata: lo sviluppo del cervello umano è influenzato da biologia, ambiente, cultura, genetica ed esperienza.
Sedentarietà e inattività fisica sono davvero sinonimi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità monitora regolarmente i trend di inattività fisica e, secondo recenti dati, quasi un terzo (31%) della popolazione adulta mondiale – 1,8 miliardi di adulti – è fisicamente inattivo quindi non raggiunge almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata a settimana. Se questo trend continuerà, si prevede che la percentuale di adulti che non soddisfano i livelli raccomandati di attività fisica salirà al 35% entro il 2030.
Allenare la memoria: esercizi e consigli pratici
La memoria svolge un ruolo cruciale nella percezione e nell’azione, come sottolineato da Arthur M. Glenberg, Professore di Psicologia dell’Arizona State University. Egli sostiene che la memoria mischia le immagini della nostra mente interagendo con le caratteristiche reali dell’ambiente per muoversi all’interno della realtà.
Il cambiamento personale: dalla resistenza alla trasformazione
Il cambiamento personale richiede superare la resistenza e sviluppare nuove prospettive. Attraverso consapevolezza, supporto e strategie, è possibile abbracciare la trasformazione e migliorare il proprio benessere, sia fisico che mentale.