Pillole di scienza
Lifestyle medicine
Questa scoping review ha analizzato quattro strumenti per misurare la complessità assistenziale negli over 65 a domicilio. Il Patient Complexity Instrument e il Flourish Index emergono come i più efficaci per una valutazione olistica dei bisogni socio-sanitari.
Una ricerca multicohorte ha evidenziato un legame tra obesità e invecchiamento cellulare, con aumento del rischio di 45 malattie legate ai meccanismi dell’età biologica. I risultati rafforzano l’ipotesi che ridurre l’obesità possa rallentare l’invecchiamento.
Uno studio clinico ha valutato l’effetto del cioccolato nei pazienti oncologici anziani in cure palliative. Il cioccolato al 55% ha migliorato lo stato nutrizionale e la funzionalità, mentre quello bianco ha ridotto lo stress ossidativo e l’infiammazione.
Il trial StayingUpRight ha testato l’efficacia dell’esercizio fisico nella prevenzione delle cadute nelle RSA. I risultati non hanno mostrato differenze significative, probabilmente a causa dell’aderenza limitata e dell’interruzione dovuta alla pandemia.
Lo studio MEMORA evidenzia che l’esposizione cumulativa a farmaci anticolinergici e sedativi è associata a un declino cognitivo più rapido negli anziani. La riduzione delle prescrizioni non necessarie potrebbe prevenire il deterioramento cognitivo, ma servono strategie mirate e studi sulla deprescrizione.
Lo studio evidenzia che il volontariato è un’attività benefica per gli anziani, migliorando la soddisfazione di vita, l’autostima e la socialità. I benefici emergono nel medio-lungo termine e supportano l’idea che il volontariato possa essere prescritto per favorire un invecchiamento sano.
L’esercizio fisico è un valido strumento per migliorare le funzioni cognitive e la mobilità nelle persone con demenza. Studi suggeriscono che allenamento aerobico e multicomponente siano particolarmente efficaci, con 2-3 sessioni settimanali di 60 minuti.
L’educazione sessuale negli anziani è essenziale per contrastare l’aumento delle MST. Barriere culturali e scarsa consapevolezza ostacolano la prevenzione. Servono interventi personalizzati, peer education e soluzioni digitali per migliorare informazione e sicurezza.
La vaccinazione antinfluenzale riduce il rischio di infezione, la mortalità e i costi sanitari diretti e indiretti, incluse le assenze dal lavoro. Lo studio condotto in Catalogna conferma l’importanza della vaccinazione come strategia efficace per la salute pubblica
Lo studio SMARRT ha testato un intervento personalizzato multidominio per anziani con fattori di rischio di demenza. I risultati mostrano miglioramenti cognitivi, riduzione dei rischi e maggiore qualità di vita. La strategia promette nuove prospettive per la prevenzione dell’AD.

Forza muscolare e fitness cardiorespiratoria: fattori chiave nella sopravvivenza oncologica
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